Ieri, un ragazzo con
grave disabilità (L.104/92, art.3, comma 3) veniva affiancato da
un insegnante di sostegno col massimo delle ore e alla scuola
venivano fornite dal Comune le figure di supporto necessarie (assistente alla comunicazione,
assistente personale).
Oggi i genitori dello
stesso ragazzo devono fare un ricorso al TAR per avere riconosciuto questo
diritto, spesso dopo un anno di lotte.
Ieri, nella mia scuola
c’era ogni giorno la Preside: arrivava molto prima degli alunni e andava via
molto dopo. Era un punto di riferimento per tutti.
Oggi nella mia scuola la
Preside, quando va bene, c’è due giorni a settimana. Negli altri giorni
gestisce un’altra scuola, con tre plessi.
Ieri, c’era la
possibilità di scegliere un tempo scolastico più lungo, con mensa e attraenti
laboratori pomeridiani. Nella mia scuola, c’erano nove classi a tempo
prolungato: i ragazzi, oltre a poter recuperare in italiano e matematica,
facevano corsi di teatro, cineforum, informatica, scienze sperimentali,
fotografia, riciclaggio creativo.
Oggi nella mia scuola
sopravvive una sola sezione a tempo prolungato, e le attività pomeridiane
possono essere svolte solo da docenti di Lettere o Matematica.
Ieri esisteva il FIS
(fondo integrativo d’Istituto): qualche migliaio di euro con cui si potevano
incentivare attività aggiuntive.
Oggi, chi si ferma a
scuola oltre l’orario lo fa solo per volontariato e per spirito di
abnegazione.
Ieri, la Vice Preside
aveva nove ore di esonero dall’insegnamento per poter svolgere il suo ruolo:
cruciale, importante e delicato.
Oggi non ha alcun
esonero, insegna in due classi e in più si pretende che svolga il suo ruolo
come prima.
Ieri la mia scuola
d’inverno era riscaldata.
Oggi geliamo dal freddo,
perché due anni fa sono stati rubati i tubi esterni (per ricavarne forse un po’
di misero rame) e nessun ente ha mosso un dito per ripristinarli.
Ieri era possibile avere
a scuola un operatore psicopedagogico che prestava la sua opera per
fronteggiare la dispersione scolastica e favorire il successo formativo di
tutti gli alunni.
Oggi l’operatore
psicopedagogico non esiste più.
Ieri, l’indice di
dispersione scolastico nella mia scuola era calato al 4%.
Oggi sfiora di nuovo il
10%.
Ieri l’insegnante di
Lettere aveva a disposizione undici ore per ogni classe di scuola media e
insegnava anche Educazione Civica.
Oggi di ore ne ha nove - dieci, quando va bene - l’educazione civica è stata “assorbita” dalla Storia.
Oggi di ore ne ha nove - dieci, quando va bene - l’educazione civica è stata “assorbita” dalla Storia.
Ieri alcuni insegnanti
avevano ore a “disposizione”: ore impiegate anche per fare supplenze nelle
classi dove c’erano colleghi assenti.
Oggi tutti i docenti sono impiegati in classe: se manca un docente per pochi giorni, nessuno lo sostituisce e la sua classe viene “divisa” tra le altre, creando confusione e scompiglio.
Oggi tutti i docenti sono impiegati in classe: se manca un docente per pochi giorni, nessuno lo sostituisce e la sua classe viene “divisa” tra le altre, creando confusione e scompiglio.
(Non sono una laudator
temporis acti. Però lavoro da 30 anni nella scuola media di I grado e
provo sulla mia pelle, e soprattutto sulla pelle dei miei alunni, il peso
nefasto dei tagli operati dal 2000 ad oggi. Del questionario sulla buona scuola
proposto dall'attuale governo m’importa poco, se non tiene conto di questi
dati.)
Ieri = anno scolastico
1999/2000, prima delle scellerate riforme Moratti e Gelmini
Oggi = anno scolastico
2014/2015
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