Se continua così tra poco in Italia una donna non potrà interrompere una gravidanza per mancanza di medici che la praticano. Ormai negli ospedali l’80% dei medici è obiettore di coscienza e molti scelgono di fare gli obiettori non tanto per una scelta etica ma per avere più tempo libero anche per le loro attività private. Ma per il presidente dell’Ordine dei medici di Firenze, Antonio Panti, anche se il medico è obiettore non può rifiutarsi di offrire consulenza informativa alla donna che vuole accedere alla 194, perché se l’obiezione non deve discriminare il medico, quest’ultimo deve comunque garantite il funzionamento del servizio sanitario pubblico in cui lavora. Di fatto se in Italia gli aborti sono diminuiti drasticamente è grazie a questa legge perché nel mondo (secondo lo studio presentato a Londra e pubblicato sulla rivista Lancet) dal 2003 gli aborti sono calati di 600.000 nei paesi sviluppati ma sono aumentati di 2,8 milioni nei paesi emergenti: nel 2008 ci sono stati 6 milioni di aborti nei paesi ricchi ma nei paesi emergenti ce ne sono stati 38 milioni, e mentre la metà degli aborti globali sono clandestini di questi il 98% avviene in paesi dove le leggi sull’aborto sono restrittive. Quindi per far diminuire gli aborti occorre esportare la legge sull’interruzione volontaria di gravidanza e non toglierla dove già c’è. In Italia, dove nel 1981 gli italiani votarono NO all’abrogazione della legge 194 approvata nel ’78, l’attacco alla 194 continua a essere fortussimo e massiccio...
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Anche su Repubblica, mi pare a firma di Sofri, qualche mese fa era apparso un bel reportage in merito.
RispondiEliminaInutile dire che la situazione italiana e` sconsolante, grottesca e criminale al contempo: eludere la legge in questo modo e` allo stesso livello dell`evasione fiscale.
L`obiezione di coscienza e` una conquista importantissima dello stato costituzionale di diritto, perche` garantisce almeno un "foro interiore" (esteriorizzato) rispetto alle ingerenze del potere politico.
Ma questo non puo` essere abusato sino al punto di privare altri di diritti loro riconosciuti: questa conclusione, abbastanza innovativa, era stata presentata alla Scuola di Cultura Costituzionale durante una conferenza, nella quale si poneva il limite all`obiezione di coscienza del legittimo esercizio di diritti.
Ovviamente, se non parlassimo della chiesa cattolica il problema non si sarebbe mai posto in questi termini!
se poi capita che l'obiezione di coscienza spesso è una precondizione per diventare primario, insieme a qualche tessera di partito giusto.
RispondiEliminaper la sanità vorrei un dottor House molto più bastardo!