Al termine della sua vita Sigmund Freud, il padre
della psicoanalisi, fece la famosa domanda «che cosa vuole una donna?»,
ammettendo la perplessità di fronte all'enigma della sessualità femminile. Una
simile perplessità sorge oggi: «Che cosa vuole l'Europa?» Questa è la domanda
che voi, il popolo greco, state rivolgendo all'Europa. Ma l'Europa non sa
quello che vuole. Il modo in cui gli stati europei e i media riportano ciò che
sta accadendo oggi in Grecia è, credo, il miglior indicatore di che tipo di Europa
vogliono. È l'Europa neoliberale, è l'Europa degli stati isolazionisti. I
critici accusano Syriza di essere una minaccia per l'euro, ma Syriza è, al
contrario, l'unica possibilità che ha l'Europa. Ma quale minaccia. Voi state
dando all'Europa la possibilità di uscire dalla sua inerzia e di trovare una
nuova via.
Nelle sue note sulla definizione di cultura, il grande poeta conservatore
Thomas Eliot ha sottolineato quei momenti in cui l'unica scelta è tra eresia e
il non credere. Vale a dire momenti in cui l'unico modo per mantenere il credo,
per mantenere viva la religione, è necessario eseguire una diversione drastica
dalla via principale. Questo è ciò che accade oggi con l'Europa. Solo una nuova
eresia - rappresentata in questo momento da Syriza - può salvare ciò che vale
la pena salvare dell'eredità europea, cioè la democrazia, la fiducia nelle
persone, la solidarietà egualitaria. L'Europa che vincerà, se Syriza verrà
messa fuori gioco, sarà un'Europa con valori asiatici: e, naturalmente, questi
valori asiatici non hanno nulla a che fare con l'Asia, ma con la volontà
attuale ed evidente del capitalismo contemporaneo di sospendere la democrazia.
Si dice che Syriza non ha abbastanza esperienza per governare. Sono d'accordo,
manca loro l'esperienza di come far fallire un paese, truffando e rubando. Non
avete questa esperienza. Questo ci porta all'assurdità dell'establishment della
politica europea: ci fa la predica sul pagare le tasse, opponendosi al
clientelismo greco e nello stesso tempo ripone tutte le lsue speranze sulla
coalizione tra i due partiti che hanno portato la Grecia a questo clientelismo...
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