Un piccolo libro composto da cinque racconti, e per ognuno si
capisce che li ha scritti Albert Cossery, ha un tocco unico.
Ha scritto
poco, ma tutto merita, promesso e garantito – franz
…Il Cairo di Cossery, con le
sue storie che si snodano tra via della Donna incinta e il sentiero dei Ladri,
non è il Cairo di un altro grande egiziano come Nagib Mahfuz, con libri come Vicolo del mortaio.
Qui non c'è colore, non ci sono radici, forse non c'è nemmeno storia. Questi uomini dimenticati da Dio potrebbero appartenere al mondo intero, o più precisamente, essere profughi cacciati dal mondo intero, apolidi della speranza, esuli di una realtà da cui ci si difende solo con il sonno o con l'hashish.
Dimenticati da Dio: condannati senza nessuna possibilità di clemenza o di riscatto.
O forse sì, con un'unica possibilità, la grazia della parola quale quella che Cossery ci ha saputo offrire.
Qui non c'è colore, non ci sono radici, forse non c'è nemmeno storia. Questi uomini dimenticati da Dio potrebbero appartenere al mondo intero, o più precisamente, essere profughi cacciati dal mondo intero, apolidi della speranza, esuli di una realtà da cui ci si difende solo con il sonno o con l'hashish.
Dimenticati da Dio: condannati senza nessuna possibilità di clemenza o di riscatto.
O forse sì, con un'unica possibilità, la grazia della parola quale quella che Cossery ci ha saputo offrire.
un’intervista con Albert Cossery:
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