giovedì 21 giugno 2012

dice René Barjavel

...La scienza, per le forze che ha liberato, distruggerà un giorno il mondo. Prima di colpirlo, lo costruirà meraviglioso e terribile. Le macchine strapperanno l’uomo alla sua pena e l’incateneranno a mille nuovi bisogni. Faranno tutto per lui, Persino scegliere. Nostro figlio non cercherà più le sue gioie. Le gioie s’imporranno a lui. Riceverà e non dovrà più dare. Diventerà così particella di una massa passiva, senza nerbo, che alcuni uomini padroni del mondo, schiavi essi stessi della fatalità, impasteranno e plasmeranno. L’individuo si cancellerà, per fondersi nella carne e nell'anima collettiva. Quando verrà il giorno della sua morte, non ci sarà in lui più nulla da uccidere...


(da "Cinema totale", p.36, 1944)

2 commenti:

  1. "Diluvio di fuoco" di Barjavel, che fu pubblicato da Urania e poi da Libra, ma in anni lontanissimi, è il suo unico libro che ho letto. Lo stile non è gran cosa, ma leggerlo fino in fondo fa venire i brividi, e si finisce col pensare che abbia ragione il protagonista.
    Ci sono anche tante altre cose curiose e un po' folli, ma è pur sempre fantascienza degli anni '50...
    :-)
    ben scavato, vecchia talpa!
    (battuta amletica!)

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  2. avevo letto solo "il viaggiatore imprudente", del 1943, adesso "Cinema totale", del 1944 (si trova solo a metà prezzo, nei remainder), piano piano...

    "Cinema totale" in versione francese
    http://tomchin.voila.net/cinematotal.htm

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