sabato 29 giugno 2019

Chi sono gli aguzzini prezzolati di questo spaventoso neocapitalismo assassino - David Grieco



Sto andando a Milano. Mi trovo alla Stazione Termini in largo anticipo. Vado a prendere un toast e una spremuta d'arancio aggrappato al bancone del bar in mezzo a tanta altra gente che invece va di fretta. Mando giù roba che fa letteralmente schifo. Pago 8 euro. 16.000 lire di una volta. Con la stessa somma, un attimo prima dell'avvento dell'euro, a Roma mangiavo bene in un discreto ristorante. Oggi i salari, per chi ha ancora la fortuna di possedere un lavoro e uno stipendio, sono più o meno gli stessi di allora.
Ovviamente il problema non è l'euro. Lo dico subito perché se dimenticassi di farlo verrei subito travisato dai figli di puttana che fanno disinformazione per mestiere e da tutti i decerebrati che gli vanno appresso.
In tutte le stazioni e in tutti gli aeroporti oggi è la stessa storia. Le aziende che gestiscono i punti di ristoro accumulano profitti assurdi e disumani cercando di assumere meno personale possibile e di sfruttarlo in modo barbaro pagandolo il meno possibile e ammazzandolo di stress e di fatica il più possibile.
E tutti gli altri? 
Tutti quelli che non accettano di essere sfruttati in questo modo? Tutti quelli che non riescono neppure a trovarlo un lavoro del genere perché non sono di bella presenza, non parlano bene o hanno un colore della pelle "sgradito"?
Gli altri tutti a spasso.
Mi sto pian piano accorgendo che la prostituzione, anche se oggi viene chiamato marketing, è ormai il lavoro più praticato al mondo, dal momento che siamo tutti sul mercato e siamo tutti diventati delle merci.
Prendiamo la moda, che è da sempre una realtà virtuale per eccellenza. 
Oggi molte donne, ma anche molti uomini, stanno prendendo l'abitudine di vestirsi e di "apparecchiarsi" come tavole imbandite per mettere sul mercato l'offerta di se stessi. 
La maggior parte della gente credo lo faccia inconsciamente. 
Tutti però sembrano aver capito che prima o poi qualcuno li noterà, li valuterà come si valuta un cane (aspetto e docilità) e forse deciderà di sborsare del denaro. Quando questo accade, la donna oggetto o l'uomo oggetto si renderanno improvvisamente conto che non è poi così male riuscire a campare senza sforzo in tempi così difficili frequentando ambienti di lusso, mangiando cibi di lusso, facendo smorfie, ridendo a comando e offrendo anima e corpo.
Ecco come chiunque, ma proprio chiunque, può diventare complice del folle disegno di questa società malata. C'è la fila tutti i giorni per riuscire a diventare così. Il successo è alimentato dal gossip, dal passaparola, dalla magica parola "esclusivo". Inviti esclusivi, palestre esclusive, massaggi esclusivi, cibi esclusivi, serate esclusive, locali esclusivi, alberghi esclusivi, stanze esclusive, aperitivi esclusivi, cene esclusive.
Tutto deve essere "elegante". Elegante è un'altra parola chiave. Anche se invece tutto è di segno diametralmente opposto. Una dilagante volgarità bestiale, clamorosa, raccapricciante, come la volgarità inarrivabile di un Flavio Briatore o di un Donald Trump. Per non parlare di Silvio Berlusconi, che usava senza un briciolo di vergogna la parola "elegante" quando descriveva in modo tragicamente comico le sue patetiche ammucchiate a base di sudore, sperma, gioielli e banconote. 
È tutto così greve, così pacchiano, così grottesco, così ridicolo che un qualunque cittadino provvisto di licenza elementare dovrebbe poter accorgersi di cosa stiamo parlando (anzi vivendo) e cercare di trattenere i conati di vomito.
Invece no. Anche gente ben educata, anche gente colta, anche gente laureata, gente di destra come di sinistra, cade allegramente tutti i giorni in questa immane discarica, inviando a destra e a manca le foto delle sue stupide serate, delle sue stupide risate, delle sue stupide smorfie e delle sue stupide battute. 
Questo sta infettando tutto e tutti perché questo è l'obiettivo di chi vuole lavare il cervello a tutti, ridurre tutti in schiavitù prima mentale poi fisica, fare profitti sempre più impensabili e sterminare, con la scusa della sovrappopolazione, il maggior numero di inutilissimi poveri e disgraziati che non servono allo scopo con la scusa della sovrappopolazione. Poveri e disgraziati che stanno aumentando in modo esponenziale e saranno tutti potenziali vittime di un genocidio di massa al cui confronto l'Olocausto è stato soltanto una specie di test.
Quelli che stanno al gioco e possono essere derubati perché posseggono qualcosa, anche poco, al contrario non devono morire. 
Sono quelli che un tempo appartenevano alla cosiddetta "classe media", che non esiste più perché è stata terribilmente impoverita. Ora sono anziani e prendono ancora la pensione, quindi è bene farli sopravvivere, vanno intensamente curati e ricurati, e curati ancora, anche quando diventano delle larve, perché è così che la ruota gira e si fanno i soldi. Devono mangiare tutta la plastica che è arrivata dappertutto, gli deve venire il cancro a tutti quanti (quasi una persona su due, secondo un dato recente) e vanno bombardati di farmaci, vanno messi in chemioterapia permanente (in questo momento il business dei business), vanno tenuti in vita anche oltre i 100 anni, perché debbono generare utili, utili, tantissimi utili.
Forse l'ho drammatizzata, forse invece l'ho sottostimata. Non posseggo la palla di vetro. 
In questa situazione, dobbiamo tutti, senza eccezioni, riuscire a smettere di parlare di sinistra e di destra come facevamo nel secolo scorso. 
Sono gli aguzzini prezzolati di uno spaventoso neocapitalismo assassino che tengono in vita questo falso, anacronistico dualismo pagando comparse per interpretare il ruolo dei moderni seguaci di Hitler e Mussolini. Ma è solo uno specchietto per le allodole.
È difficile non cadere nella trappola, è impossibile non reagire quando tutti i giorni nelle strade di tutta Europa, e in quelle italiane molto di più, si verificano aggressioni fasciste e razziste. Ma stiamo tutti facendo il loro gioco e dobbiamo studiare al più presto forme di lotta completamente nuove.
Vanno cambiati i termini dello scontro. Senza più nominare né destra né sinistra, dobbiamo semplicemente parlare di criminali, piccoli e grandi, e di gente perbene, piccola e grande. Vanno distinte le singole persone, come si faceva una volta nel mondo contadino quando bastava uno sguardo per capire con chi avevi a che fare. 
In questa confusione organizzata ad arte, in questa bolgia di comunicazione corrotta, c'è posto per un solo messaggio che li contiene tutti. 
Combattere il cambiamento climatico e sconfiggere l'inquinamento cambiando completamente lo stile di vita di tutta la popolazione mondiale. 
Questo tema li racchiude tutti, non mi stancherò mai di ripeterlo, perché tutti questi farabutti vivono di inquinamento e l'inquinamento è alla base di tutti i loro intrighi, di tutti i loro osceni guadagni, di tutti i loro inconfessabili disegni.

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