L'Antefatto
Il 2 Febbraio 1992 il Presidente della Repubblica Francesco Cossiga sciolse
le camere, indì nuove elezioni e incaricò il Governo Andreotti di disbrigare
gli affari correnti come da prassi costituzionale. Il 7 Febbraio 1992, in
Olanda, il Ministro degli Esteri Gianni De Michelis e il Ministro del Tesoro
Guido Carli firmarono a nome dell'Italia il Trattato di Maastricht che sanciva
il percorso per creare l'unione monetaria attraverso una convergenza
macroeconomica fondata sull'austerity e sul principio del "meno stato più
mercato" tra i paesi dell'Unione Europea. Può essere considerato questo
atto un disbrigo degli affari correnti da parte di un governo senza maggioranza
e a camere sciolte? Direi di no! Come chiamare questo atto? Con una semplice
parola, Colpo di Stato. Perchè Andreotti e Cossiga fecero tutto questo?
Probabilmente sotto il ricatto di forze potentissime che volevano dare un colpo
di spugna alla Costituzione e alla Prima Repubblica per entrare nel mondo post
guerra fredda. Che tipo di ricatto subirono Cossiga e Andreotti (ma
probabilmente anche Craxi era quantomeno informato)? Probabilmente le forze
potentissime avevano promesso un lasciapassare giudiziario per quello che
sarebbe accaduto tra poco: l'inchiesta mani pulite che spazzò via la Prima Repubblica
(con il giubilo dei ragazzini dell'epoca tra i quali il sottoscritto, senza
capire che la pietanza dell'operazione eravamo noi).
Tutto inutile, il 17 Febbraio 1992, appena 10 giorni dopo la sottoscrizione
del Trattato di Maastricht, i fanatici della procura di Milano furono
scatenati: iniziò l'operazione Mani Pulite e con essa la demolizione della
Prima Repubblica e dei principi basilari della Costituzione.
I democristiani erano ossi durissimi, un partito-stato, e certamente non
bastava una inchiesta della Procura di Milano per abbatterli. Ma a completare
l'opera arrivarono le cosiddette stragi politico mafiose, a partire della
strage di Capaci. La Prima Repubblica fu abbattuta anche grazie ad un sapiente
uso dei pentiti a comando. Anni dopo, scoprimmo che i buoni, quelli che ci
volevano regalare l'Europa e soprattutto mettere le mani nell'immenso
patrimonio dello stato italiano, trescavano con i mafiosi: fu lo stesso
ministro di Grazia e Giustizia dell'epoca, Giovanni Conso ad assumersi (direi
eroicamente, da eroe sofocleo, va detto) la piena responsabilità della
trattativa con la Mafia. Chiaro che la sua assunzione di responsabilità aveva
lo scopo di salvare le istituzioni e chi stava sopra di lui: l'allora
Presidente del Consiglio Carlo Azeglio Ciampi e l'allora Presidente della
Repubblica Oscar Luigi Scalfaro. Così la penso io, solo un tordo può credere
che si faccia una trattativa tra Stato e Mafia senza che i vertici dello stato
ne siano informati e abbiano dato autorizzazione. Poi se voi ci volete credere,
fate pure.
Risultato. entrammo nella Seconda Repubblica: assistemmo a privatizzazioni
che ora possono essere definite delinquenziali, una svendita a prezzo vile agli
amici. Ma noi eravamo accecati dal sogno, l'Italia non ci bastava, volevamo l'Europa.
E l'Europa avemmo, al prezzo di sacrifici immani.
Il Fatto
Una volta entrati in Europa - lo abbiamo detto tante volte - il nostro
sistema produttivo fu spappolato e quel che ne rimase diventò un segmento delle
enormi global chain value con le quali l'Europa dava l'assalto ai mercati
mondiali. La Germania e i suoi vassalli nord europei, va detto, ebbero una
posizione di preminenza. La battaglia per la conquista dei mercati fu vinta: i
paesi nord europei accumularono ricchezze sconfinate a danno soprattutto degli
USA. Il piano della Merkel, va detto, fu ben congegnato: dove oltre alle global
chain value, aveva un ruolo fondamentale le forniture di materie prime a prezzi
stracciati dalla Russia.
L'attualità
Nulla dura per sempre, questo vale soprattutto quando le ricchezze
accumulate sono protette da chi è stato spennato come un pollo nel nome del
libero mercato e della concorrenza, ovvero gli Stati Uniti d'America che dal
2011 iniziarono a scalciare chiedendo prima la firma del Trattato
Transatlantico per gli investimenti e il commercio. Poi iniziarono ad usare le
maniere forti facendo scoppiare il dieselgate contro le auto tedesche che gli
invadevano il mercato interno. Poi iniziarono a chiedere apertamente la fine
dell'import europeo di energia dalla Russia a prezzi bassi. Poi con Trump
chiesero il pagamento di quote adeguate per la difesa europea che non doveva
più essere a carico di Washington. Infine arrivò Biden che fece scoppiare la
guerra in Ucraina manovrando i pupazzi di Kiev con il risultato di imporre
sanzioni rovinose formalmente contro la Russia ma sostanzialmente contro
l'Europa.
Ora la guerra è persa. Gli americani guidati da Trump possono trattare da
pari a pari con i vincitori, i russi. Noi siamo i reietti, gli sconfitti e
quelli chiamati a pagare i danni di guerra: l'Ucraina rasa al suolo dovrà
entrare in Europa e la ricostruzione sarà ovviamente a carico dei paesi
europei. Inoltre non potremo prendere nulla, perchè quel poco di buono rimasto sarà
incamerato dagli americani (che vogliono ridurre l'Ucraina ad una immensa cava
a cielo aperto per l'estrazione di terre rare) e dai russi. Inoltre non saremo
più difesi a spese degli americani e inoltre tra un po' subiremo i dazi di
Washington per bloccare le nostre esportazioni per l'oltreatlantico.
Soprattutto, gli americani ci disconoscono e ci considerano anche culturalmente
arretrati: si ascolti a tale proposito il discorso di Vance alla conferenza di
Monaco.
Un disastro immane per l'Europa, che sarà marginalizzata e impoverita a
livelli inimmaginabili. Che fare? Dobbiamo uscire dall'Europa e guardare al
Mediterraneo. Non dobbiamo manco voltarci indietro. In caso contrario, non
posso neanche escludere che il riarmo che gli europei vogliono fare (a danno
dei brandelli di welfare rimasti) servirà ad ucrainizzare l'Europa, ovvero a
farne una piattaforma russofobica in attesa di essere lanciata contro Mosca.
PS Va da se, che la classe dirigente italiana va totalmente rottamata...non
prima del sequestro di tutti i loro asset. Siamo ad un nuovo 8 Settembre.
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