Marco Niro e il suo libro
Il libro è denso di avventure, che ruotano
intorno alla possibilità dell’estinzione del genere umano, o di buona parte di
esso, dovuta all’innalzamento delle temperature e quindi alle condizioni di
vivibilità del pianeta.
Ci sono tre storie che vanno avanti in
parallelo, e sono legate da alcuni oggetti che appaiono sempre, e alla fine si
capirà tutto, niente resterà avvolto nel mistero.
La prima storia si svolge nella Preistoria,
quando i primi esseri umani cominciarono a evolversi (a parlare e disegnare,
per esempio).
La seconda storia si svolge ai nostri tempi,
corrotti e ingiusti.
La terza storia si svolge nel futuro, quando
gli esseri umani sono tornati indietro nello sviluppo umano, e vivono quasi come
ai tempi della Preistoria.
Nella copertina del libro (edito da Les Flâneurs Edizioni, 19 €) ci sono gli oggetti intorno ai quali si svolge la storia (le storie):il libro di Bruno Respighi (una ribellione all’estinzione), delle uova nere (che appaiono anche nel film Arrival, di Denis Villeneuve, QUI il trailer), un cd di Glenn Gould (QUI il pianista interpreta le Variazioni Goldberg, di Johann Sebastian Bach) e una memoria esterna, dove si conserva il contenuto della mente di Bruno.
Ps:
per chi crede che in cambiamento climatico non esiste, provi a leggere
questo articolo di Ilaria Cagnacci, del 2021 (qui)
Scrive Marco
Niro
S’intitola “L’uomo
che resta” ed è un’avventura
epica che, nel segno del cambiamento climatico, unisce a doppio filo la preistoria, i
giorni nostri e un domani lontano, ma non troppo.
Di cosa e di chi si parla:
uno zoppo, due archeologi e molte rovine
“L’uomo che
resta” si apre nel paleolitico,
laddove il clima è glaciale e una piccola banda di cacciatori-raccoglitori
tenta di sopravvivere. Ne fa parte anche Artzai, un ragazzo emarginato per via della sua zoppia, che un
giorno, nel ventre di una grotta, fa una scoperta straordinaria.
Poi si passa
ai giorni nostri: il clima
si surriscalda, ma l’umanità non sa trovare la risposta al problema. Due
archeologi, Bruno e Glenda,
provano a cercarla sottoterra, e la loro tenacia li condurrà a un’antica verità
sepolta.
Infine il
salto nel futuro, fra alcuni
secoli: il clima si è fatto torrido, ma gli abitanti di Gilanos hanno
imparato a conviverci. Tra loro c’è Clizia, una ragazza curiosa, attirata dalle rovine del vecchio
mondo, piene di oggetti tanto incomprensibili quanto affascinanti. Saranno
proprio alcuni di essi a metterla in guardia dal pericolo che incombe.
Un viaggio nel tempo, alla ricerca dell’uomo
Nella
narrazione passato, presente e futuro si alternano costantemente,
intrecciandosi in modo sempre più stretto e svelando sempre più chiaramente il
filo rosso che unisce le tre vicende, dando vita a un’unica storia che finisce per sovrapporsi, come una metafora, a quella
dell’uomo.
I
personaggi, seppur appartenenti a epoche diverse, vivono le medesime
situazioni, spinti dalle medesime motivazioni: inquieti, vanno alla ricerca di qualcosa d’ignoto che,
quando finalmente viene scoperto, inizia a muovere meccanismi più grandi di
loro, costringendoli ad affrontare, nel lungo periodo, cambiamenti sconvolgenti e
pericoli in grado di condizionare la loro stessa sopravvivenza…
Buona
lettura!
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