mercoledì 5 febbraio 2025

L’uomo che resta – Marco Niro

 

                                                          Marco Niro e il suo libro

Il libro è denso di avventure, che ruotano intorno alla possibilità dell’estinzione del genere umano, o di buona parte di esso, dovuta all’innalzamento delle temperature e quindi alle condizioni di vivibilità del pianeta.

Ci sono tre storie che vanno avanti in parallelo, e sono legate da alcuni oggetti che appaiono sempre, e alla fine si capirà tutto, niente resterà avvolto nel mistero.

La prima storia si svolge nella Preistoria, quando i primi esseri umani cominciarono a evolversi (a parlare e disegnare, per esempio).

La seconda storia si svolge ai nostri tempi, corrotti e ingiusti.

La terza storia si svolge nel futuro, quando gli esseri umani sono tornati indietro nello sviluppo umano, e vivono quasi come ai tempi della Preistoria.

Nella copertina del libro (edito da Les Flâneurs Edizioni, 19 €) ci sono gli oggetti intorno ai quali si svolge la storia (le storie):il libro di Bruno Respighi (una ribellione all’estinzione), delle uova nere (che appaiono anche nel film Arrival, di Denis Villeneuve, QUI il trailer), un cd di Glenn Gould (QUI il pianista interpreta le Variazioni Goldberg, di Johann Sebastian Bach) e una memoria esterna, dove si conserva il contenuto della mente di Bruno.

 

Ps:    per chi crede che in cambiamento climatico non esiste, provi a leggere questo articolo di Ilaria Cagnacci, del 2021 (qui)

 

Scrive Marco Niro

S’intitola “L’uomo che resta” ed è un’avventura epica che, nel segno del cambiamento climatico, unisce a doppio filo la preistoria, i giorni nostri e un domani lontano, ma non troppo.

Di cosa e di chi si parla: uno zoppo, due archeologi e molte rovine

“L’uomo che resta” si apre nel paleolitico, laddove il clima è glaciale e una piccola banda di cacciatori-raccoglitori tenta di sopravvivere. Ne fa parte anche Artzai, un ragazzo emarginato per via della sua zoppia, che un giorno, nel ventre di una grotta, fa una scoperta straordinaria.

Poi si passa ai giorni nostri: il clima si surriscalda, ma l’umanità non sa trovare la risposta al problema. Due archeologi, Bruno e Glenda, provano a cercarla sottoterra, e la loro tenacia li condurrà a un’antica verità sepolta.

Infine il salto nel futuro, fra alcuni secoli: il clima si è fatto torrido, ma gli abitanti di Gilanos hanno imparato a conviverci. Tra loro c’è Clizia, una ragazza curiosa, attirata dalle rovine del vecchio mondo, piene di oggetti tanto incomprensibili quanto affascinanti. Saranno proprio alcuni di essi a metterla in guardia dal pericolo che incombe.

Un viaggio nel tempo, alla ricerca dell’uomo

Nella narrazione passato, presente e futuro si alternano costantemente, intrecciandosi in modo sempre più stretto e svelando sempre più chiaramente il filo rosso che unisce le tre vicende, dando vita a un’unica storia che finisce per sovrapporsi, come una metafora, a quella dell’uomo.

I personaggi, seppur appartenenti a epoche diverse, vivono le medesime situazioni, spinti dalle medesime motivazioni: inquieti, vanno alla ricerca di qualcosa d’ignoto che, quando finalmente viene scoperto, inizia a muovere meccanismi più grandi di loro, costringendoli ad affrontare, nel lungo periodo, cambiamenti sconvolgenti e pericoli in grado di condizionare la loro stessa sopravvivenza…

da qui

 

Buona lettura!



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