arriva La città e le sue mura incerte, di Haruki Murakami, e, come sempre, si resta stregati.
inizi a leggere lentamente per cercare di entrare nella storia, e appena ci riesci, dopo dieci o cinquanta pagine non importa, sei intrappolato. e poi continui a leggere lentamente, per non perdere niente di quello che lo scrittore racconta, e per non arrivare troppo presto alla fine del romanzo.
il protagonista sceglie di restare fedele alla sua ragazza di quando erano adolescenti (o alla sua ombra?), la perde, non la dimentica più, e fa di tutto per trovarla.
è una storia d'amore, di libri e bibliotecarie e direttori di biblioteca, di corpi e ombre, di fantasmi e passaggi da una realtà a un'altra, con regole diverse, dove il tempo scorre in altri modi, e un Guardiano apre e chiude il portone della città (dalle mura incerte).
nelle note finali Haruki Murakami informa che l'idea della storia era già stata pubblicata in un libro, all'inizio della sua carriera, che per l'autore era insoddisfacente, ha ripreso in mano la storia e l'ha riscritta, ne è uscito La città e le sue mura incerte che, in confronto ai romanzi precedenti, è quasi un tascabile, solo 500 pagine (certamente tutte necessarie per la comprensione della storia).
buona lettura!
ps: un po' (ma solo un poco) mi ha ricordato La città & la città, di China Miéville (qui)
Tutti i temi cari a Murakami Haruki quali lo scorrere del
tempo, la provvisorieta' delle cose umane o di quelle che siamo capaci di
sognare, la forza della lettura e della cultura tutta sono racchiuse in questo
scrigno, intessute attraverso la sua scrittura. Più che un romanzo questo è un
incanto.
Un'elegia sul doppio, come le due lune, qui assenti, di 1Q84:
due città; i vivi e i morti; il sogno e la realtà. E poi Koyasu con il benevolo
alter ego che se ne va in giro dopo la sua morte; il Lui protagonista e il suo
giovane doppio Yellow Submarine, un doppio interiore con cui incontrarsi nella
"piccola stanza quadrata in fondo alla coscienza"; la persona e
l'ombra. E tanta poesia. Tra tutto, i sogni da custodire, accarezzare, far
parlare. Con delicatezza, prendendoli tra le mani.
…Questo romanzo è
la storia di un amore che non si è compiuto e che impedisce al
protagonista di amare di nuovo. Perché per lui nessun sentimento può
essere pieno come quello che ha provato a 17 anni. Ma quello che noi
occidentali interpretiamo come rimpianto o perdita,
nel pensiero orientale è la ricerca di preservare un’idea perfetta dall’usura
del tempo. Noi rimpiangiamo quello che non è stato, Murakami racconta un uomo
che vuole rispettare per sempre e non infrangere quello che avrebbe potuto
essere.
Dove noi ci rammarichiamo
per una perdita, il protagonista custodisce quella perdita: accettare un’altra
relazione sarebbe rinunciare a quella perfezione che non si è
compiuta e che rimane intatta solo nella città dalle mura
incerte, dove il tempo è bloccato e le persone sono senza ombra. Murakami non
ci racconta quindi la storia di una malinconia, ma la battaglia di un uomo
contro questa trappola. Laddove la malinconia è ripiegarsi, Murakami ci parla
delle strade che si possono percorrere per risollevarsi e accettare le meravigliose
possibilità dei cambiamenti…
…Con una prosa nostalgica, dolorosa, sognante, intrisa
di simbolismi, Murakami accompagna il lettore in una narrazione costellata di
frammenti di sogno e riflessioni profonde. In tal senso, la scrittura diventa
così uno strumento per indagare la psiche umana
e le sue contraddizioni, creando un mondo dove le parole sembrano perdersi in
mondi stratificati. La città e le sue mura
incerte è un romanzo che non offre risposte, ma invita il
lettore a interrogarsi sul significato delle sue stesse barriere interiori e a
riscoprire il potere della letteratura come mezzo per sondare i misteri più
profondi dell’animo umano. Se la realtà è dunque un luogo mutevole, non ci è
dato saperlo. Questo, per Murakami, potrebbe dipendere da una scelta da
compiere tra infinite possibilità…
…Un’altra
caratteristica di questo romanzo è il tema della lettura, della biblioteca, dei
libri, della scrittura, della storia e dei loro significati. Questo romanzo è
una storia di lettura, trattamento, gestione e creazione di una storia o di
storie. Il primo lavoro del narratore è stato quello di agente librario e il
secondo quello di bibliotecario capo di una piccola biblioteca, nella Città il
suo compito era quello di leggere vecchi sogni. La città è creata dalla storia
creata dalla ragazza e le persone non hanno ombra. La Biblioteca della Città Z
è il luogo dei sogni del signor Koyasu, che amava i libri e voleva diventare
uno scrittore. Era un luogo di lettura ideale per il narratore e per M. E la
storia si sviluppa intorno alle biblioteche, ai libri e alle storie. Una storia
è l’idea e il mondo o il microcosmo di ogni persona, ma la storia è anche il
mondo, l’universo o la nazione. Una grande domanda e un tema principale di
questo romanzo è la connessione e il significato tra di loro.
Leggere un libro o
una storia è un modo per curare la mente e mantenere la sanità mentale, un
metodo per vivere nel mondo e per comunicare con le persone perdute. Questo
motivo è lo stesso di Kafka sulla riva. Quasi tutti i personaggi di questo
romanzo amavano i libri e la lettura, quindi volevano passare il tempo leggendo
e basta. La lettura è il modo per fuggire dal mondo, è anche il metodo per
risolvere i problemi di questo mondo reale, tuttavia immergersi nella lettura o
in una storia è un atto felice ma pericoloso…
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