venerdì 26 gennaio 2018

ricordo di Nicanor Parra

ÚLTIMO BRINDIS
Lo queramos o no
Sólo tenemos tres alternativas:
El ayer, el presente y el mañana.
Y ni siquiera tres
Porque como dice el filósofo
El ayer es ayer
Nos pertenece sólo en el recuerdo:
A la rosa que ya se deshojó
No se le puede sacar otro pétalo.
Las cartas por jugar
Son solamente dos:
El presente y el día de mañana.
Y ni siquiera dos
Porque es un hecho bien establecido
Que el presente no existe
Sino en la medida en que se hace pasado
Y ya pasó…,
como la juventud
En resumidas cuentas
Sólo nos va quedando el mañana:
Yo levanto mi copa
Por ese día que no llega nunca
Pero que es lo único
De lo que realmente disponemos.
.
ULTIMO BRINDISI
Che lo vogliamo o no
Abbiamo solo tre alternative:
Ieri, il presente e il domani.
E neppure tre
Perché come dice il filosofo
Ieri è ieri
Ci appartiene solo nel ricordo:
Alla rosa che si è già sfogliata
Non si può tirar fuori un altro petalo.
Le carte da giocare
Sono solamente due
Il presente e il giorno di domani.
E neppure due
Perché è un fatto ormai assodato
Che il presente non esiste
Se non nella misura in cui si fa passato
Ed è già passato…,
come la gioventù.
Riassumendo
Ci rimane solo il domani
Io sollevo il mio calice
Per quel giorno che non arriva mai
Perché è l’unica cosa
Di cui realmente disponiamo.

EL HOMBRE IMAGINARIO
El hombre imaginario
vive en una mansión imaginaria
rodeada de árboles imaginarios
a la orilla de un río imaginario
De los muros que son imaginarios
penden antiguos cuadros imaginarios
irreparables grietas imaginarias
que representan hechos imaginarios
ocurridos en mundos imaginarios
en lugares y tiempos imaginarios
Todas las tardes tardes imaginarias
sube las escaleras imaginarias
y se asoma al balcón imaginario
a mirar el paisaje imaginario
que consiste en un valle imaginario
circundado de cerros imaginarios
Sombras imaginarias
vienen por el camino imaginario
entonando canciones imaginarias
a la muerte del sol imaginario
Y en las noches de luna imaginaria
sueña con la mujer imaginaria
que le brindó su amor imaginario
vuelve a sentir ese mismo dolor
ese mismo placer imaginario
y vuelve a palpitar
el corazón del hombre imaginario
.
L’UOMO IMMAGINARIO
L’uomo immaginario
vive in una dimora immaginaria
circondata da alberi immaginari
sulla riva di un fiume immaginario
Ai muri che sono immaginari
sono appesi antichi quadri immaginari
irreparabili crepe immaginarie
che rappresentano fatti immaginar
accaduti in mondi immaginari
in luoghi e tempi immaginari
Tutte le sere sere immaginarie
sale le scale immaginarie
e si affaccia al balcone immaginario
a guardare il paesaggio immaginario
che consiste in una valle immaginaria
circondata da colline immaginarie
Ombre immaginarie
vengono per il cammino immaginario
cantando canzoni immaginarie
alla morte del sole immaginario
E nelle notti di luna immaginaria
sogna la donna immaginaria
che le offrì il suo amore immaginario
torna a sentire quello stesso odore
quello stesso piacere immaginario
e torna a palpitare
il cuore dell’uomo immaginario
 
(Traduzione di Gianni Darconza)


ATTO D’INDIPENDENZA
Indipendentemente
dai disegni della Chiesa Cattolica
mi dichiaro paese indipendente.
A quarantanov’anni di sua età
un cittadino ha perfetto diritto
di ribellarsi alla Chiesa Cattolica.
Che m’inghiotta la terra se mentisco.
Gli è che mi sento davvero felice
sotto l’ombra di queste acacie in fiore
fatte sulla misura del mio corpo.
Felice quanto più non si potrebbe
alla luce di queste farfalle fluorescenti
che sembrano tagliate con le forbici
fatte a misura dell’anima mia.
Voglia scusarmi il Comité Centrale
In Santiago del Cile
ventinove novembre
del millenovecensessantatre;
pienamente cosciente dei miei atti.

[trad Federico Guerrini]


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