“Quest’anno diffidate dei finti Re Magi Gentiloni – Calenda
– Pinotti che vengono In Sardegna a portare a noi sardi doni taroccati e
avvelenati che i nostri politici guidati dal Presidente della Giunta Francesco
Pigliaru ricevono reverenti e festanti.
L’IMBROGLIO DELL’EX-ALCOA
Vogliono farci credere di aver risolto definitivamente la
Vertenza ALCOA e non dicono di aver utilizzato 200 milioni di euro dei
contribuenti per comprare – tramite l’Agenzia governativa Invitalia – una
fabbrica obsoleta, regalando alla multinazionale americana i fondi delle
mancate bonifiche e della multa milionaria non pagata dall’Azienda alla Comunità
Europea sulla sovrattassa energetica. Una fabbrica, i cui impianti sono fermi
da 5 anni e, se mai riprenderà a funzionare, avrà produzioni fuori mercato per
gli alti costi energetici, rivelandosi una grande truffa milionaria a favore
delle multinazionali l’americana Alcoa e la subentrante svizzera Syder Alloys e
dello stesso ministro Calenda suo grande comis. Anche la Regione Sardegna ci
metterà del suo con 8 milioni di euro per coprire i costi della cassa
integrazione nelle more del riavvio dell’impianto.
LE BONIFICHE DI FURTEI A SPESE NOSTRE
Ma la generosità della Giunta Pigliaru è illimitata e non
si dimentica dei disastri ambientali provocati dalle Aziende in fuga come la
Sardinia Gold Mining, la Medoro, la Sardgold e Bufalo Gold che a Furtei hanno devastato
530 ettari di terreno alla ricerca dell’oro utilizzando l’arsenico. Ebbene la
Regione sborsa 56 milioni di euro di soldi nostri per le bonifiche senza
imputare i danni ai veri colpevoli contro il Principio europeo: “Chi inquina
deve pagare”.
L’EURALLUMINA
La politica industriale di questa Giunta, che aveva
promesso una svolta verso una nuova fase di sviluppo, è un vero disastro, tutta
rivolta al passato nel recupero di industrie decotte ed impattanti per
l’ambiente come l’Eurallumina, dove si butteranno 170 milioni di euro di soldi
pubblici nella costruzione di una centrale a carbone a 400 metri dalla
cittadina di Portoscuso per rimettere in moto una fabbrica tra le più
inquinanti d’Europa col conseguente aggravio del disastro ambientale già in atto
con la sopraelevazione del bacino dei fanghi rossi e la ripresa delle polveri
rosse che il vento spingerà verso la meravigliosa città di Carloforte,
compromettendone l’attività turistica e la pesca.
LA CHIMICA VERDE
Questo Governo, guidato prima da Renzi ed ora da Gentiloni,
supportato dalla Giunta Regionale Pigliaru, dalla Confindustria Sarda e dai
Sindacati CGIL/CISL/UIL/UGL rilancia per Portotorres ed il Nord Sardegna Il
Progetto della la Chimica Verde che è un vero mega impianto che brucia i cardi
che andranno a ricoprire centinaia di migliaia di ettari di terreni sottratti
all’agricoltura. La Sardegna viene confermata come Piattaforma energetica
europea e la nostra classe politica plaude e questa scelta, nascondendo la
realtà per la nostra isola di mega pattumiera nel Mediterraneo dove i rifiuti
di mezza Europa, tra cui quelli industriali nocivi e a rischio radioattività
verranno scaricati impunemente nella nostra terra.
LE BONIFICHE A LA MADDALENA A SPESE NOSTRE
Ci costeranno 50,4 milioni di euro le bonifiche
dell’ex-Arsenale de La Maddalena e nessun euro verrà imputato alle mancate
bonifiche dell’era Berlusconi/Bertolaso, anzi la Protezione Civile
corrisponderà 21 milioni di euro alla Mita Resort di proprietà della
Mercegaglia. 2
LA FABBRICA DI BOMBE DI DOMUSNOVAS E LE SERVITU’ MILITARI
La ministra Pinotti continua a negare che in Sardegna a
Domusnovas si producono le bombe che l’Italia vende all’Arabia Saudita per
distruggere le popolazioni inermi dello Yemen. Dobbiamo convincerci che
produrre bombe e strumenti di morte NON E’ LAVORO. Il recente Accordo sulle
Servitù Militari, che vengono confermate e rafforzate nell’isola portandosi
dietro una scia di veleni e di morti, è l’ultimo dono subdolo-pieno di bugie ed
inganni.
IL RIGASSIFICATORE DI GIORGINO
Alle porte della Città di Cagliari, ad appena 300 metri
dallo storico Villaggio dei pescatori di Giorgino ed a 500 metri dove sorgerà
il Campus Universitario viene progettato un mega impianto della capacità di 22
mila metri cubi di gas con 18 serbatoi criogenici alti 6 metri. Questo impianto
viene definito dai responsabili della Ditta ISGAS a “zero rischi”, ma non
rispetta le leggi che ne vietano la costruzione vicino ai centri abitati nè
viene applicato il principio europeo della precauzione. Le Autorità regionali,
il Sindaco di Cagliari e tutti gli Enti presenti nell’area, compresa l’Autorità
Portuale devono essere richiamati a responsabilità diretta.
IL DISASTRO NELLA SANITA’ PUBBLICA
La chiusura di molte strutture sanitarie nei territori e la
diminuzione di numerose prestazioni mediche e di Servizi sanitari gridano
vendetta ed i sardi si ricorderanno della Riforma sanitaria fallita al momento
del Voto. Ormai tanti sardi sono costretti a rinunciare a cure e medicinali
sempre più costosi e questo è un aspetto che aggrava la povertà già molto
diffusa nella nostra isola.
DISOCCUPAZIONE GIOVANILE
La disoccupazione giovanile in Sardegna è al 53.6 % secondo
i recenti dati Eurostat e finché questo dato si manterrà costante nessun piano
di sviluppo potrà essere considerato serio né può essere credibile il Piano per
il lavoro – LavoRas – recentemente approvato all’interno della Manovra
Regionale 2018 senza vincoli, che, al netto dei 100 milioni di euro residui del
Piano Sulcis, prevede una dotazione di ulteriori 27 milioni e 960 mila euro.
Vigileremo sui destinatari di questo investimento e conteremo ad uno ad uno i
nuovi posti di lavoro.
VERTENZE ANCORA APERTE
I lavoratori della Miniera di Bauxite di Olmedo, la Keller
di Villacidro, il sugherificio Ganau di Tempio, la CLEA di Olbia, la Saipem di
Arbatax, la Legler di Macomer, i lavoratori Ati-Ifras del Parco Geominerario
per citare le vertenze più importanti in campo industriale che attendono
riposte da numerosi anni. Guardiamo ai settori in crisi nell’edilizia, nell’agricoltura,
nell’allevamento, nella pastorizia, nella pesca, nel settore del commercio e
dell’ambulantato. Poniamo mano al settore trasporti da e per la Sardegna,
migliorando il trasporto interno dove manca una rete ferroviaria efficiente e
veloce.
CONCLUSIONI
Povera Sardegna, governata da una Giunta di basso profilo,
subalterna, a capo chino e col cappello in mano verso un Governo nazionale che
amico non è. Occorre un colpo di reni, una rivolta pacifica e civile di popolo
che ci aiuti a cambiare pagina per perseguire una via di sviluppo
ecocompatibile, liberando la Sardegna dalle servitù militari e industriali.
Riprendiamoci la nostra terra, riscoprendo la nostra vocazione agropastorale
con investimenti mirati e produttivi nell’agroalimentare ed industrie di
trasformazione. Riscopriamo la bellezza della nostra terra, investendo in
turismo e cultura, in ricerca, in tecnologia e innovazione . Facciamo della
Sardegna un’isola di pace, aperta all’Europa ed al mondo e l’indipendenza con i
suoi valori identitari sia il suo orizzonte”
APPELLO
SABATO 6 GENNAIO ALLE ORE 10.00 CI TROVEREMO TUTTI SOTTO IL
PALAZZO DELLA GIUNTA REGIONALE IN VIALE TRENTO PER REGALARE AL PRESIDENTE DELLA
GIUNTA PIGLIARU SACCHI DI CARBONE PER LE SUE INADEMPIENZE VERSO IL POPOLO
SARDO”
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