Da 50 anni l'omosessualità non è più un
crimine in Gran Bretagna, ma in passato molti gay, tra i quali anche personaggi
illustri, furono condannati con l'accusa di "gross indecency",
ovvero "disgustosa indecenza". Il governo britannico ha finalmente
deciso di lavare via questa brutta macchia nella storia del Paese, approvando
la cosiddetta "legge Turing", che concede la grazia (nella
maggior parte dei casi, postuma) a tutte quelle persone che sono state
condannate per il reato di omosessualità.
La norma prende il nome da Alan Turing, il celebre
matematico e crittografo britannico, considerato uno dei padri
dell'informatica, condannato per reato di omosessualità, dopo aver ammesso di
aver dormito con un diciannovenne, e costretto a scegliere tra una pena
detentiva a due anni di carcere o la castrazione chimica mediante assunzione di
estrogeni. Turing scelse la seconda opzione per non rinunciare al suo lavoro,
ma pochi anni dopo la condanna si suicidò. La sua storia e la sua figura sono
state rivalutate nel tempo: nel 2009 il primo ministro Gordon Brown ha
presentato scuse ufficiali, mentre il Paese gli ha concesso la grazia nel 2013.
Turing è solo un esempio delle
tante persone condannate per lo stesso reato in Gran Bretagna: anche Oscar
Wilde venne accusato di "indecenza" nel 1895...
…La legge che depenalizzava gli atti omosessuali privati tra
uomini consenzienti di età superiore ai 21 anni entrò in vigore in Inghilterra
e Galles nel 1967, nel 1980 in Scozia e nel 1982 in Irlanda del Nord.
La Bbc riporta la storia di George Montague,
che era stato condannato per atti osceni con un uomo. Montague ha detto di
volere delle scuse, non il perdono.
"Accettare il perdono
significa che si accetta anche il fatto di essere colpevole. Io non ero
colpevole di nulla. Ero colpevole solo di essere nel posto sbagliato al momento
sbagliato", ha detto alla Bbc.
"Penso che sia stato
sbagliato dare ad Alan Turing, uno degli eroi della mia vita, la grazia. Di che
cosa era colpevole? Di essere nato in grado di innamorarsi di un altro
uomo?".
Ha poi aggiunto: "Se ricevo
delle scuse, non avrò bisogno di un perdono". Il disegno di legge esclude
il perdono per chiunque sia stato condannato per reati che sono illegali ancora
oggi, come il sesso non consensuale e il sesso con qualcuno sotto i 16 anni.
Ma certo: SCUSE, non peloso perdono, come dicevo in un mio post su Alan Turing della scorsa estate.
RispondiEliminase uno legge il vocabolario legge che il perdono è verso chi ha colpa, le scuse le chiede chi è colpevole, quindi non si tratta di astratta grammatica, ma di vite e dolori concreti
RispondiEliminaPerdono: Remissione della punizione nei confronti di chi ha commesso una colpa
Scuse: Espressione di rincrescimento per colpa o mancanza commessa a danno di altri
si potrebbe dire che 'scuse' e 'perdono', stiano agli antipodi
RispondiEliminadice Dario Fo:
Elimina!L`operaio conosce 300 parole, il padrone 1000 per questo è lui il padrone"