In Turchia,
dopo la grande manifestazione organizzata il 28 maggio contro la
demolizione di uno dei parchi più grandi di Istanbul (il parco Gezi, vicino
alla popolare piazza Taksim) le proteste si sono estese ad altre città e sono
diventate una più ampia forma di “resistenza” (parola scelta dagli stessi
manifestanti al posto di “rivoluzione”) contro il governo del primo ministro
conservatore Recep Tayyip Erdoğan, accusato di essere sempre più autoritario e
di mettere a rischio la laicità dello stato attraverso un progressivo processo
di islamizzazione.
Da giorni circolano molti video che mostrano decine di migliaia di
persone che marciano per le strade e le piazze della Turchia cantando nella
loro lingua, ad eccezione del ritornello, una canzone italiana: Bella
ciao, diventata simbolo della lotta dei partigiani in Italia
durante la Resistenza al nazifascismo…
continua qui
bella.
RispondiEliminabella anche la foto del leader dei Gruene tedeschi, Cem Ozdemir, di origini turche in piazza con i manifestanti
non solo pizza e mafia, almeno si cambia un po'...
RispondiEliminaun verde che si attiva a favore degli alberi è il minimo, no?