ma nessuno che faccia mea culpa e tragga le conseguenze - franz
Putin scriveva:
…Nella lettera Putin ricorda che le
relazioni tra Stati Uniti e Russia sono passate attraverso diverse fasi,
dall’essere alleati per sconfiggere i nazisti al confrontarsi duramente durante
gli anni della Guerra fredda. Spiega che i fondatori delle Nazioni Unite “capirono
che le decisioni che riguardano la guerra dovrebbero essere prese solo
attraverso un ampio consenso”, ricordando quindi l’importanza delle regole
previste per il Consiglio di Sicurezza dell’ONU, che danno a ogni membro
permanente (Stati Uniti, Francia, Regno Unito, Cina e Russia) il diritto di
veto per fermare le risoluzioni, comprese quelle sull’uso della forza contro
altri stati. Putin scrive che questo meccanismo potrebbe essere danneggiato se
“nazioni influenti” andassero oltre il Consiglio per agire senza un suo
consenso.
Un attacco degli Stati Uniti contro la
Siria, dice Putin, “causerà maggiori vittime innocenti e una escalation,
facendo potenzialmente espandere il conflitto oltre i confini siriani”.
L’intervento militare farebbe aumentare le violenze e porterebbe a nuove ondate
di terrorismo, rendendo più difficile la gestione del conflitto
israelo-palestinese, il controllo sui piani nucleari dell’Iran, e il
mantenimento di una certa stabilità nel Vicino Oriente. “Potrebbe sbilanciare
l’intero sistema delle leggi internazionali”.
Secondo Putin in Siria non si sta
combattendo una “battaglia per la democrazia”: c’è un conflitto armato tra il
governo e forze di opposizioni in un paese con tante religioni diverse. Contro
il regime di Assad combattono numerosi “militanti di al Qaida ed estremisti di
ogni tipo”, scrive Putin ricordando che gli stessi Stati Uniti hanno definito
terroristici diversi gruppi combattenti di opposizione. “Mercenari dai paesi
arabi combattono in Siria e centinaia di militanti da paesi occidentali Russia
compresa sono motivo di grandi preoccupazioni. Non potrebbero tornare nei
nostri paesi dopo avere fatto esperienza in Siria? Dopotutto, successivamente
alla guerra in Libia, gli estremisti si sono spostati nel Mali. Per noi è una
minaccia.”
Putin ricorda che la Russia non sta
proteggendo la Siria e che è solamente interessata ad avviare un dialogo
pacifico con il suo regime. Per questo motivo sono necessarie le Nazioni Unite
e il suo Consiglio di Sicurezza: “La legge è la legge, e dobbiamo seguirla che
ci piaccia o no. Sotto le attuali leggi internazionali, la forza è concessa
solo per legittima difesa o in seguito a una decisione del Consiglio di
Sicurezza. Qualsiasi altra cosa è inammissibile per la Carta delle Nazioni Unite,
e costituirebbe un atto di aggressione”.
“Nessuno nega che siano stati usati gas
tossici in Siria” ammette Putin, spiegando però che “ci sono tutte le ragioni
per credere che siano stati usati non dall’esercito siriano, ma dalle forze di
opposizione al fine di provocare un intervento da parte delle potenti nazioni
che le sostengono, che finirebbero per combattere al fianco dei
fondamentalisti.”
Putin definisce “allarmante” il fatto che
sia diventato comune per gli Stati Uniti intervenire nei conflitti interni di
altri paesi. Scrive che “milioni di persone nel mondo” vedono sempre di più
l’America come uno stato che sa solo usare la “forza bruta” e non come un
modello di democrazia usando lo slogan “o siete con noi, o siete contro di
noi”. E Putin elenca gli interventi militari in Iraq, Afghanistan e Libia
definendoli fallimentari e chiedendosi perché in Siria le cose dovrebbero
andare diversamente, nel caso di un attacco…
Nel 2012 i giornalisti
americani hanno scoperto che dalla Turchia migliaia di jihadisti
provenienti da vari paesi del mondo entravano in Siria, sostenuti
logisticamente dall’esercito di Ankara con un finanziamento esplicito del Qatar
e dell’Arabia Saudita. Noi corrispondenti in Siria abbiamo potuto vedere con i
nostri occhi i cadaveri dei miliziani in possesso di documenti di identità
sauditi, kuwaitiani, francesi, afghani, ceceni e altri. Sulla presenza di
terroristi stranieri in Siria abbiamo scritto fiumi di inchiostro…
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