Ma non
doveva non solo dimettersi ma lasciare la politica?
E invece
rieccolo.
Totalmente
inattendibile, totalmente bugiardo, totalmente incapace di capire che la prima
qualità di un politico è o dovrebbe essere la trasparenza verso gli elettori.
A proposito.
Qualcuno ha notato che l’Agnese, la moglie di Renzi, assomiglia sempre di più
alla moglie di Fantozzi?
Solo per
segnalarci che anche il marito in fondo è fantozziano?
. . .
1. Renzi ha
perso, ma ha anche vinto. Lo dicevo ieri in un post veloce e un poco criptico,
e raccomandavo di non farglielo sapere. Ma il ragazzo ci è arrivato da sé.
Dico anzi
che è la seconda vittoria di Renzi, dopo le europee del 2014, e più
grande.
Lì aveva
avuto il 41% del 50% circa dei votanti o poco più, in fondo un’inezia e
costruita con gli 80 euro, sai che risultato.
Qui ha avuto
il 41% del 70% dei votanti e su un tema alquanto astratto. Non solo i voti sono
di più, ma ha motivato la sua base, anche se con un discorso palesemente
farlocco, quello della modernizzazione e della velocità.
Vallo a
spiegare che la modernizzazione renzina è la DC trasformata in un
incubo, e che per la sua politica mancano le basi economiche.
E che il
culto della velocità è futurista, quindi un pochino
fascisteggiante.
Come la
rottamazione e il culto della giovinezza del resto, o eterno mussolinismo
latente in Italia.
Da
aggiungere ancora che questa volta i voti Renzi li ha avuti senza la sinistra
Demokrat.
Insomma, da
un certo punto di vista un trionfo addirittura.
Il partito
di Renzi è nato col referendum e rischia di essere il più forte d’Italia. Anche
se non tutti i si al referendum sarebbero poi si anche al partito di Renzi.
. . .
Ma la storia
e i media sono ingiusti e bugiardi.
A proposito,
avete visto che catastrofe per i mercati la vittoria del NO? Meno 0,2% alla
borsa. E io credo che se avesse vinto Renzi sarebbe andata peggio.
e quindi
niente di strano se il falso trionfo delle europee è sui media un trionfo
intero e il mezzo trionfo vero di oggi è una sonora batosta.
Come mai? Ma
la colpa è soltanto di Renzi.
Renzi non è
un politico vero, è un giocatore d’azzardo. Ha impostato il
referendum sul Renzi contro tutti.
DOVEVA
perderlo. Era sbagliato lo strumento.
Adesso
rilancia, o vorrebbe rilanciare, se glielo lasceranno fare.
Di nuovo
Renzi contro tutti, ma alle politiche questa volta.
E qui il
gioco gli potrebbe riuscire sul piano del consenso.
Anche grazie
a qualche trucco elettorale.
. . .
Ma non gli
può riuscire sul piano dei poteri reali, direi io.
Il suo
mentore principale, Marchionne, ha le sue gatte da pelare ora che l’elezione di
Trump lo sta mettendo fuori gioco.
Il debito
strangola il paese reale e Renzi ha continuato a crescerlo con risultati nulli
perché ha distribuito soldi in funzione del consenso e non del rilancio
produttivo.
L’Europa
ovviamente se ne preoccupa. All’interno della linea politica di destra che la
guida attualmente è dunque favorevole a Renzi, ma non può sostenere fin in
fondo una linea di scelte suicide che rischia di pagare anche lei.
Insomma,
nonostante tutto la vedo male per l’azzardo di Renzi.
. . .
2. Renzi ora
vuole le elezioni subito.
Con
l’Italicum, che aveva appena promesso di rottamare.
A Cuperlo, o
Cu-pirla, piuttosto.
Bravo,
bravissimo, Renzi.
Anche Grillo
vuole lo stesso adesso. Anche lui non ha ancora finito di parlare di
proporzionale che si è precipitato sulle elezioni comunque. Anche con un
italicum palesemente incostituzionale come il porcellum.
E io, non ho
sempre sostenuto che le elezioni andavano fatte su io dopo la sentenza del
gennaio 2014 che dichiarava illegittimo il parlamento eletto con il Porcellum?
Che cosa è cambiato?
. . .
È
cambiato che le elezioni nel marzo 2014 si sarebbero fatte con la legge
elettoralee costituzionale che sarebbe risultata dalla sentenza della Corte,
oggi si farebbe con la legge truffaldina fatta da Renzi a immagine e
somiglianza del Porcellum.
Quindi le
elezioni con questa legge NO è poi NO, per dio!
Siamo
tornati indietro di due caselle, al gennaio 2014 esatto, di due anni persi con
Renzi, nel gioco dell’Oca che ha imposto al paese (e non sto parlando della
Boschi, adesso).
Occorre
aspettare la sentenza della Corte Costituzionale a gennaio, vedere se esce una
legge elettorale di risulta, e poi davvero andare a votare subito dopo.
. . .
Ma il
Senato? Il Senato che resta, che dà la fiducia e per il quale Renzi lo
sprovveduto non ha fatto legge elettorale, tanto era sicuro che gli italiani
bamba avrebbero votato per abolirè quello elettivo?
(a
proposito, e come la mettiamo con le province, ora che sono rimaste in
Costituzione e Renzi le ha già abolite di fatto?)
Ma è proprio
l’errore marchiano di non avere fatto legge elettorale per il Senato che ci
salva!
Il Senato
non darà la maggioranza alla minoranza più forte, come la Camera di
Berlusconi (porcellum) e quella di Renzi (italicum).
Aberrazione
della democrazia.
Il Senato
costringerà i partiti politici a trovare un accordo che rappresenti davvero la
maggioranza o almeno quasi degli elettori.
. . .
Sarà la
maggioranza di un accordo tra Berlusconi e Renzi?
Possibile.
Oppure
quella di una desistenza sotto traccia fra Grillo e Salvini-Meloni che porti al
potere i Cinque Stelle?
Possibile
anche questo, e in nessuno dei due casi siamo messi molto bene.
Oppure il
paese comincerà a fare un bagno di realtà è troverà un nuovo leader
con la testa sulle spalle?
Vedremo, a
ogni giorno la sua pena.
. . .
Per ora
qualcuno fermi Renzi, anche con la camicia di forza, se occorre.
Abbiamo una
finanziaria da fare e l’Unione Europea chiede giustamente di rivedere quella
demenziale proposta da Renzi.
E una legge
elettorale da rifare, se la Corte Costituzionale deciderà cosi’.
Ha da passa’
a’ nottata…
Una nottata
che si chiama Renzi.
Ma non
illudiamo che sia già passata.
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