la storia di Toussaint Louverture, nelle parole del suo scrivano.
allo schiavo Toussaint avevano insegnato a scrivere e leggere, e furono problemi per i francesi (che poi si vendicarono, maledetti, e fu la fame per gli haitiani, per l'eternità).
il racconto del rivoluzionario da giovane, bravissima Anna Seghers, come sempre.
difficile trovare il libro, ma provateci, nessuno se ne pentirà.
buona (rivoluzionaria) lettura.
QUI (da wikipedia) e QUI (da marxists.org) due schede su Toussaint Louverture
https://annaseghers.wordpress.com/ Centro Studi Anna Seghers, diretto da Davide Rossi
QUI si può vedere Toussaint Louverture, diretta da Philippe Niang
Sul finire del '700 la rivoluzione francese, per opera dei
giacobini, stabilisce l'effettiva uguaglianza tra tutti gli esseri umani,
ponendo fine alla schiavitù e introducendo il suffragio universale maschile e
femminile senza distinzioni di reddito e cultura. Napoleone abolirà entrambi i
provvedimenti. La grande scrittrice tedesca Anna Seghers negli anni '40 del
Novecento, lungo il percorso dell'esilio che la porta dalla Francia al Messico,
soggiorna qualche tempo nei Caraibi raccogliendo materiali e informazioni sulla
storia di Toussaint Louverture, lo schiavo che guidò le donne e gli uomini
dell'isola di Haiti verso una indipendenza a lungo agognata. Ne nasce un
romanzo in cui il protagonista è lo scrivano di Louverture, Michael Nathan,
giovane orafo ebreo arrivato da Parigi e trovatosi nel cuore di contese
ancestrali, tra dominio e pratica del potere, pregiudizio e sete di libertà.
Passioni civili e diritti umani, desiderio d'uguaglianza e amore.
La figura di Toussaint Louverture, il giacobino nero
reso noto al grande pubblico dal logo della rivista The Jacobin, ha suscitato
grande interesse nel secondo Novecento, come icona antirazzista e
anticolonialista; è proprio lui il grande protagonista di Nozze a Haiti.
In questo breve romanzo, la scrittrice tedesca Anna Seghers ripercorre le
vicende della rivoluzione di Haiti attraverso lo sguardo di Michel Nathan,
scrivano di Louverture. Il tema di tutto il romanzo è l’intersezionalità delle
oppressioni e delle lotte: i ricchi bianchi, proprietari delle piantagioni di
Haiti, si rifiutano di adottare i provvedimenti delle assemblee rivoluzionarie
francesi che garantiscono l’uguaglianza tra tutti i cittadini,
indipendentemente dalla loro etnia, anche nelle colonie. Saranno i neri,
schiavi ed ex schiavi, ad organizzarsi, rivendicando libertà e uguaglianza,
anche attraverso la lotta armata e la violenza. Questi rivoluzionari troveranno
come oppositori non solo i bianchi, ma soprattutto i creoli, che hanno paura di
perdere la loro posizione nella scala sociale.
Nozze ad Haiti è una lettura molto attuale, che fa riflettere
sulla problematicità di certe lotte e su come i principi nati dalla Rivoluzione
Francese non siano affatto scontati.
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