si annida a Repubblica il nauseante neo-nazismo italiano di Natale
stavo per scrivere due righe di soddisfazione
natalizia (comunque) per il primo (e anche ultimo?) “volo umanitario all’aeroporto
militare di Pratica di Mare”, col quale sono stati accolti – dice La Stampa – i primi 160 rifugiati evacuati
dalla Libia.
be’, i primi non proprio.
siccome non sono uno stupido, capisco benissimo
che ad attenderli c’era il ministro Minniti, che almeno
a Natale deve togliersi di dosso la qualifica di aguzzino, conquistata sul
campo.
e dunque l’intera operazione è biecamente
pre-elettorale, per provare a convogliare i voti residui dell’area buonista.
comunque ero disposto a fare il finto ingenuo e a
dirmi contento lo stesso: importante è il risultato, mi dicevo.
un piccolo modesto passo in avanti verso un paese
civile che sa accogliere dignitosamente i non moltissimi che sono autentici
profughi di guerra e forse impostare una politica di integrazione ed
accoglienza che sinora manca.
. . .
ma mi ha rovinato la festa il quotidiano Repubblica, quello che fa parte della
stessa area politica di riferimento di Minniti e da anni usurpa l’immagine
di giornale progressista, facendo propaganda razzista, occulta, ma neppure
tanto.
guardate questo titolo:
Hawala, ecco come lavoratori stranieri, scafisti e
terroristi trasferiscono soldi senza lasciare tracce
la normale pratica di un immigrato di mandare i soldi
a casa (le famose rimesse degi emigranti) diventa una attività criminale.
lavoratori stranieri, scafisti e terroristi sono messi tutti sulla stessa
barca, verrebbe voglia di dire, se non fosse una battuta molto macabra.
. . .
se pensate che io esageri come al solito, aggiungo la
foto di contorno, che ricorda in maniera inequivocabile quelle della propaganda
nazista durante la seconda guerra mondiale:
i peggiori stereotipi criminalizzanti sono concentrati
in questa immagine: l’immigrato è disgustoso, vestito male, infido e anche
pieno di soldi illeciti.
non ve ne eravate accorti, vero?
ma è proprio in questo modo che funziona la
propaganda: si insinua nella mente approfittando della disattenzione.
. . .
questo è lo stesso quotidiano che denuncia il pericolo
neonazista se quattro ragazzotti di destra vanno a contestarlo.
questo è uno dei protagonisti della campagna
mediatica contro le fake news.
le sue?
eccolo, il co-protagonista della campagna
internazionale dei poteri forti contro le notizie loro sgradite, mentre
riorganizzano internet in modo da emarginare e rendere insignificante
l’informazione alternativa.
. . .
e intanto la concentrazione neo-feudale della
ricchezza è giunta ad un punto tale che 8 soli nazi-plutocrati detengono la
stessa ricchezza della metà più povera del mondo, cioè quasi di 4 miliardi di
persone
loro sono quelli che si presentano con le faccine
pulite di Bill Gates o Zuckerberg, i benefattori dell’umanità,
e i disperati della Terra, tra i quali stanno
progressivamente gettando anche il vecchio ceto medio occidentale, sono quelli
che poi rappresentano come abbiamo appena visto sui media che loro
controllano.
. . .
Repubblica: questo è il periodico che fa le sue
quotidiane campagne politically correct e sostiene il buonismo acritico che è
diventata una cappa asfissiante di perbenismo benestante che ci soffoca le
menti.
il giornale che si dice antifascista e assieme
sostiene l’alleanza subordinata del Partito neo-renzista con Berlusconi, mentre
questo dichiara che Mussolini non era un dittatore.
. . .
buon Natale a tutti?
proprio a tutti?
no: a Natale stiamo tutti più in campana che mai.
da
qui
Repubblica razzista anche per conto
dei tedeschi
Repubblica razzista anche per conto
dei tedeschi
Repubblica istiga all’odio
contro i profughi citando un caso di cronaca nera tedesca: ma la stampa tedesca
seria sostanzialmente lo ignora.
GERMANIA. Quindicenne afghano uccide coetanea tedesca: da
settimane la minacciava Il ragazzo è un profugo entrato da
solo nel 2016. Il caso rischia di rinfocolare le tensioni xenofobe
questa è la notizia
sparata con una certa evidenza dal quotidiano fondato da Scalfari l’oligarca.
sono andato a controllare
sui tre più autorevoli quotidiani tedeschi online:
Die Welt (di centro) e Der Spiegel (di sinistra) la ignorano completamente,
la Faz, Frankfurter Allgemeine Zeitung, da ricondurre agli ambienti finanziari di
Francoforte, e dunque all’incirca all’area della FDP, il Partito Liberale, se la cava con un trafiletto
asciutto, non mette mel titolo la nazionalità di questo adolescente che ha
ucciso e nel corpo dell’articolo osserva soltanto che si stanno studiando
misure migliori per casi simili:
visto che risulta, tra
l’altro, che il ragazzo era già stato convocato dalla polizia per essere
ammonito per e minacce che hanno preceduto l’omicidio, considerato peraltro non
premeditato,
e allora? dove è il
pericolo razzista tedesco?
forse in certe correnti
profonde di una parte dell’opinione pubbica non sulla stampa seria.
l’unico quotidiano che dà
un enorme rilievo alla notizia e a spara come primo titolo è Bild, una specie di Libero
locale…
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