poche immagini e poche parole per dei fumetti che sono ciascuno un editoriale di peso sulla politica degli Usa, negli ultimi 15 anni.
grazie a Tom Tomorrow per averli scritti e a Carlo Gubitosaper averceli fatti conoscere.
cose di serie A, provare per credere.
grazie a Tom Tomorrow per averli scritti e a Carlo Gubitosaper averceli fatti conoscere.
cose di serie A, provare per credere.
Abbiamo perciò chiesto a Carlo Gubitosa, fra
i promotori del progetto, di offrirci sette buoni argomenti per spiegare perché
vale la pena sostenere e leggere Il Pazzo Mondo a Stelle e Strisce –
Manuale a fumetti per capire gli Stati Uniti.
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1) È un ottimo volume di giornalismo
a fumetti, che in Italia si è affermato come un genere letterario
capace di scalare la vetta delle classifiche assolute di lettura, sorpassando
poesia, narrativa, saggistica e manualistica. Per capire meglio questo genere e
questo linguaggio, per tenerlo vivo tra i lettori e per stimolare la fantasia
degli autori non bastano le produzioni nostrane, ma e’ utile anche leggere e
pubblicare in italiano lavori di autori gia’ affermati e premiati all’estero.
Allargare ad autori stranieri l’orizzonte del giornalismo a fumetti made in
Italy e’ un gioco a somma positiva, dove beneficiano gli autori che allargano
il loro pubblico fuori dai confini nazionali, i lettori che scoprono altre
cronache e altre prospettive, le autoproduzioni editoriali che possono
sperimentare nuove forme di racconto.
2) È giornalismo a fumetti nato 25 anni
fa, nel gruppo di cartoonist da cui Matt Groening ha spiccato il
volo verso l’animazione, un format diffuso sugli “alternative
weeklies” nell’underground della stampa indipendente made in USA, e tradotto
come autoproduzione italiana per promuovere una visione politica libera dai
condizionamenti dei media mainstream.
3) I temi cruciali della politica
statunitense (guerre, armi, tortura, videosorveglianza, razzismo, povertà)
sono talmente angoscianti da richiedere una sapiente miscela di rigore
giornalistico, colore fumettistico e leggerezza satirica per essere affrontati
senza entrare in depressione.
4) Tom Tomorrow ha degli ottimi
supporter, a cominciare dai maestri jedi appassionati di questo autore,
come dimostra l’endorsement ricevuto da Luke
Skywalker in persona, su Twitter, dopo l’annuncio del trailer
italiano di promozione del crowdfunding. (Cfr ). A questo possiamo aggiungere
la prefazione di Michael Moore e l’introduzione di Eddie Vedder, il leader dei
Pearl Jam, entrambi storici estimatori del lavoro di Perkins.
5) Nel mercato editoriale italiano del
fumetto c’e’ bisogno di sperimentare, di scoprire nuovi autori e nuovi formati
narrativi, di azzardare operazioni inedite e aprire strade nuove. E questo
possiamo farlo solo sostenendo il settore no-profit delle autoproduzioni
indipendenti, che da sempre e’ il “brodo di coltura” privilegiato del
giornalismo a fumetti, dove autori come Art Spiegelman e Joe Sacco si sono
ritagliati uno spazio da soli su fanzine autoprodotte prima che si aprissero
per loro le porte della “grande editoria”, proprio come è avvenuto per
Flaviano Armentaro, Toni Bruno, Makkox, Matteo Fenoglio e
Zerocalcare, che ho avuto l’onore di pubblicare su “Mamma!” (la rivista di
giornalismo a fumetti della nostra associazione culturale) prima che il loro
talento esplodesse in libreria e in fumetteria.
6) La più grande superpotenza mondiale,
con l’esercito più armato del pianeta, sta per decidere quale sarà il suo
nuovo “commander in chief”. Come cittadini del mondo possiamo scegliere se
restare passivi a guardare oppure informarci, sostenere attraverso un fumetto
il pensiero alternativo alla realpolitik bipolare, amplificare e
tradurre in italiano le voci critiche che si levano dall’altro lato
dell’Atlantico per dirci che possiamo vivere bene anche con meno pistole e più
sanità pubblica, meno guerre e più borse di studio.
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