e così, Luigi Manconi non sarà candidato alle prossime
elezioni politiche. L’uomo che più si è speso per i diritti negati e per
l’educazione alla cittadinanza responsabile deve stare fuori dal Parlamento
italiano. Lo ha deciso un personale politico su cui pesa come un macigno un
giudizio diffuso di dis-valore.
Luigi Manconi dà molto fastidio, in effetti. Vuole una
dignitosa legge sulla tortura, chiede verità e giustizia per Giulio Regeni, si
batte per il diritto di cittadinanza dei nostri bambini e ragazzi nati in
Italia da genitori portatori di altro passaporto e di culture un po’ diverse. È
un uomo scomodo, dunque. E necessario.
Se il presidente della Repubblica Sergio Mattarella lo
facesse senatore a vita, renderebbe un servizio alla (rimanente) civiltà
politica dell’Italia.
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