ecco un caso da manuale di come funziona il potere (almeno in Italia,
paese di paraculi).
con Renzi il degrado
civile del paese ha fatto un sostanziale e forse irreversibile salto in avanti.
e diventato normale
che il capo del governo, mai eletto al Parlamento, vada in televisione e dica
che un sindaco votato per 5 anni dal 64% dei romani e per giunta del suo
partito, va CACCIATO?
ma Repubblica ci
spiega bene perché
Le stesse rivelazioni sull’uso delle carte di credito del Comune
per spese personali hanno danneggiato Marino soprattutto a causa della
(relativa) “mediocrità” delle vicende e delle cifre contestate.
prima di tutto Repubblica dà per scontato
quello che non è affatto.
poi da` a Marino del
fesso per la mediocrità delle cifre di cui lo accusa di essersi appropriato per
fini strettamente privati.
prendesse esempio da
Renzi, piuttosto, al quale nessuno contesta nulla, proprio perché le cifre sono
enormi, perché lui le tiene riservate fino a che può e soprattutto perché è un
intoccabile al servizio dei poteri forti, Vaticano e Marchionne.
dal Giornale, unico interessato a questo punto, ecco alcuni stralci sulle spese di
Renzi, che aveva in dotazione come presidente della Provincia di Firenze una
carta di credito con limite mensile di spesa di 10.000 euro.
Nei cinque anni alla guida della Provincia di Firenze, dal 2004 al
2009, Renzi ha curato molto la comunicazione e il budget dell’ente fiorentino
gli ha dato una bella mano: una carta di credito con plafond mensile di 10mila
euro, rimborsi spese anche con giustificativi non troppo dettagliati.
Scontrini e ricevute raccontano una stagione fastosa a Firenze.
Il mandato di Renzi è costato ai contribuenti fiorentini circa
600mila euro solo tra viaggi, ristoranti, regali e ospitalità.
Anche per lui c’è l’immancabile viaggio negli States. Nel 2007 la
trasferta costa 26mila euro, di cui 1.859 euro al Four Seasons di Boston e
2.130 euro al Fairmont Hotel Saint José, in California.
Ma non è l’unico viaggio negli States, e nemmeno l’ultima spesa a
stelle e strisce: tra gli scontrini raccolti dalla Guardia di finanza anche 7,5
dollari per due caffè espressi a Chicago, 87,8 per quattro «aragoste in
gratin», 36 dollari per una colazione da Starbucks.
In tutto i viaggi americani costano 70mila euro.
Poi, rientrato a casa: 1.300 euro alla pasticceria Ciapetti, 1.855
euro alla Taverna Bronzino, 1.050 euro da Lino e 1.213 al Cibreo, 1.440 euro
alla fattoria Castello di Verrazzano (un agriturismo), alla Trattoria «I due G»
ordina un Brunello di Montalcino da 50 euro e una fiorentina da 1,8 kg. C’è
anche un hotel a Firenze, l’«Helvetia e Bristol» dove Renzi spende 184 euro,
pur vivendo a pochi chilometri da lì.
Con i soldi della Provincia è stato sottoscritto dal 2007 al 2009
anche un abbonamento Sky (cinema, sport e calcio) «in uso esclusivo al suo
presidente Renzi».
Spese ritenute, però, «effettuate durante il mandato» e dunque
perfettamente giustificate.
Meno dettagliato è il periodo di Renzi sindaco di Firenze.
Palazzo Vecchio, a esplicita richiesta, non fornisce informazioni.
Le spese però sono «al vaglio dei magistrati contabili» scrive sul
Fatto Davide Vecchi, autore anche di un libro-inchiesta su Renzi, L’intoccabile
.
Nel frattempo aggiunge qualcosa uno dei ristoratori che
accoglievano spesso tra i loro tavoli il sindaco Matteo Renzi. «Matteo era
sempre qui – racconta Lino Amantini, proprietario del ristorante “Da Lino” –
mai solo, portava la qualunque. Amici, familiari. Ricordo benissimo che tre
giorni prima di avere l’ultimo figlio venne con l’Agnese qui, aveva il
pancione. Sa quante tavolate, feste, pranzi e cene di lavoro qui dentro?».
La fattura, tutte le volte, veniva saldata dal Comune di Firenze.
Un affarone per i ristoratori. E infatti, «da quando Matteo è andato a Roma m’è
calato parecchio l’incasso».
Fosse stato debole al pari di Marino sarebbero stati guai. Ma è
Renzi.
. . .
morale della favola,
anzi legge morale della favola italiana: se sei potente, fai pure quel che
vuoi.
non ti rimprovererò
mai di essere disonesto, ti rimprovero di essere debole.
e poi qualcuno si
incazza se dico che questa è morale cattolica.
Nessun commento:
Posta un commento