l’orrore
della situazione yemenita e` tale che perfino la nostra stampa prezzolata non
riesce a ignorarlo del tutto e comincia a parlare di guerra
dimenticata (da chi, se non proprio da loro,
che l’hanno sinora occultata?), anche se poi la classifica sotto la voce
equivoca GUERRA CIVILE
impossibile tacere del
tutto un nuovo massacro ad una festa di nozze, dopo i 130 ammazzati la
settimana scorsa in una occasione simile.
questa volta i morti sono
soltanto 15, con 25 feriti (ma si aggiunge almeno), ad un matrimonio
ospitato da un leader tribale conosciuto come sostenitore dei ribelli Houthi; e il bombardamento sarebbe, SAREBBE!, opera della coalizione a guida saudita.
la guerra, che viene descritta cosi`:
Sono 2.355 i civili uccisi nel
Paese dal 26 marzo scorso, ovvero da quando sono iniziati i raid aerei della
coalizione militare a guida saudita per fermare l’avanzata dei miliziani sciiti
houthi, su richiesta del presidente Abd Rabbo Mansour Hadi.
In Yemen si sta consumando una
guerra civile tra il Nord, che comprende Sanaa, controllato degli Houthi
(appoggiati dall’Iran), e il Sud, dove si è insediato il presidente Abd-Rabbu
Mansour Hadi (cacciato dalla capitale dei ribelli nel settembre dell’anno
scorso), riconosciuto dalle Nazioni Unite con il sostegno dei Paesi del Golfo.
Gli Houthi sono appoggiati
anche dalle forze fedeli all’ex presidente yemenita Saleh, che ha governato per
30 anni e che ha lasciato il potere solo dopo la cosiddetta «primavera araba»
in Yemen.
La coalizione araba a guida
saudita ha cominciato a colpire con i suoi raid aerei nel marzo scorso i
ribelli.
L’ufficio Onu indica come
responsabili delle morti civili sia la coalizione a guida saudita, sia i
miliziani sciiti houthi e le forze rimaste fedeli al deposto presidente Ali
Abdullah Saleh.
In particolare, il portavoce
dell’Alto commissariato per i diritti umani delle Nazioni Unite Rupert Colville
ha puntato il dito contro i raid della coalizione araba e i bombardamenti
«indiscriminati» di aree abitate.
Inoltre, l’ufficio Onu ha
chiesto alla coalizione guidata da Riad e al governo yemenita di consentire
indagini «indipendenti e imparziali» nello Yemen.
notate, basta un barlume di
spirito critico, la contraddizione evidente fra la terzultima e la penultima
frase.
il presidente e` stato deposto,
ma la popolazione che lo ha deposto, vittima della moda delle primavere arabe,
e` improvvisamente trasformata dalla nostra stampa immemore in ribelli; un dittatore, come Hussein, Gheddafi, Assad, diventa improvvisamente il
legittimo capo del governo.
in questo caso soltanto, visto
che e` considerato dei nostri.
non c’e` un barlume di
dignità, di coerenza, di imparzialità in questa stampa venduta, che ci tocca
anche finanziare, in nome della libertà di chi comanda di condizionarci le
menti.
. . .
io mi ribello, e come segno di
ribellione pubblico un nuovo montaggio di foto su Sanaa: queste le ho scattate il 29 dicembre 2006; la musica di sfondo
e` giusto quella di un matrimonio yemenita.
ve le consegno come
testimonianza, di nuovo, di quello che viene cancellato dalla faccia della
terra dai poteri sanguinari che ci governano.
quanto dolore ci costa questa
civilta` suicida ed omicida…
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