«È vergognoso che un ragazzino
di 17 anni vada due giorni a Milano e poi non torni più nella sua casa a San
Vincenzo.
E se le insegnanti non sono in grado di portare una scolaresca in
gita, allora forse non è il caso di andare in gita, perché i ragazzi di oggi
non sono i ragazzi degli anni Sessanta.
Mi aspetto che le indagini siano fatte nel migliore nei modi.
Farò qualsiasi cosa per capire cosa è successo e andrò fino in
fondo».
S. R.
madre del ragazzo
caduto di nuovo di notte dalla finestra di un hotel a Milano in gita
scolastica.
ubriaco e fatto di
spinelli.
può darsi che queste parole le abbia messe in bocca ad una madre
disperata un giornalista stronzo che voleva fare notizia.
io trovo vergognoso
comunque, se quelle parole sono vere, che quella madre non si sia scusata
invece con la scuola per i comportamenti di suo figlio.
le sembra normale che
suo figlio si sbronzasse e drogasse in gita scolastica?
mi pare vergognoso
che non gli avesse insegnato la vergogna, che neppure lei evidentemente conosce
(sempre se quelle parole sono davvero le sue e non sono dettate da un momento
di turbamento troppo forte).
ma l’andazzo è generale, ormai, in un paese che ha perso il senso dei
doveri sociali e ritiene soltanto di avere diritti individuali.
anche, o forse soprattutto, quello di
ubriacarsi in qualunque contesto.
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