martedì 24 novembre 2015

adesso farò - Pabuda

ho pianto abbastanza,
a sufficienza d’orrore
e furore
mi son nutrito
e, per farmi un’idea mia,
ho pure litigato.
adesso, beh… adesso farò
come dicono
Anna, Edda e la Gio:
primo: sorriderò,
secondo:
come son capace
(à la pierrot-punk-griot),
per qualcuno di diverso da me
almeno un pochino combatterò.
terzo: le loro guerre –
e tutte quante
le immaginabili guerre –
diserterò.
allo stesso tempo, per coerenza,
farò anche come dico io:
studierò dei vecchi e nuovi libri,
scriverò alcuni raccontini
(andando spesso a capo)
e paciugherò molti collage:
tutta roba…
senza stato e senza dio
ma con languidi amanti
felici d’amare e scopare –
a seconda dei gusti e dell’estro –
in formazione di sesso uguale
o differente o in transizione,
in coppia o in trio.
soprattutto: girare in giro
‘sta varia roba divertente
farò:
che vada di traverso a chi so io:
ai sozzoni col collarino bianco,
a vari ministri e ministre (fifty-fifty),
agli imbecilli incravattati di verde,
e anche a certi giovanotti barbuti
che, tolti i peli superflui,
son solo delle fetentissime merde.

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