In Africa, quando un vecchio
muore, è una biblioteca che brucia (Amadou Hampâté Bâ)
Mario Masala non c’è più, era un poeta improvvisatore, fra i più
importanti della Sardegna.
I poeti improvvisatori sono diffusi in tutto il mondo, ma li conoscono in
pochi.
Sono i poeti che sanno tenere attenti per ore un pubblico in estinzione,
come i poeti, da quando, per centinaia di anni, o anche millenni, raccontano
storie, giocano con le parole, appassionano il pubblico.
C’è stato un tempo nel quale la televisione non esisteva, si usciva di
casa, quando c’era la festa del paese non si invitava il gruppetto che faceva
cover, non si invitava lo scemotto che aveva fatto qualche comparsata alla tv,
come succede oggi.
Si invitavano i poeti, e si spendeva (poco, per carità) per fare arrivare
i migliori.
Si contavano i giorni che mancavano alla gara poetica, nella quale i
poeti si sfidavano (anche ora, ma sempre meno) su temi sorteggiati fra le
proposte del pubblico.
E la sera la piazza era piena, ci si portava la sedia da casa, nelle
serate e notti fresche d’estate.
I bambini correvano qui e là, quando il bambino era bambino, andavano venivano
ogni tanto si fermavano, e quando chiedevi loro cosa vuoi fare da grande alcuni
rispondevano il poeta, non il
tronista, non il paramedico, non il consigliere di circoscrizione, proprio il poeta.
quando i bambini vogliono diventare poeti, ecco, quella è una civiltà superiore.
Intanto c’è stata una trasformazione anche antropologica (si legga una
poesia di Francesco Masala, qui,
per intuire qualcosa), ma questo è un altra storia,o forse no.
QUI Mario Masala racconta la sua vita, da quando era bambino, in sardo con i sottotitoli
in italiano.
È’ una bellezza ascoltare il suo racconto, provateci.
Ecco un piccolo ricordo
uscito sulla stampa sarda:
Una vita sui palchi di tutta l’Isola (e non solo) per cantare le
storie della sua terra: Mario Masala,
“Masaleddu”, ha passato ben 64 anni davanti a un microfono come poeta
improvvisatore. La sua voce e la sua straordinaria vena poetica non
canteranno più: si è spento ieri a 80 anni nella sua casa di Silanus
lasciando un grande vuoto nella poesia sarda.
Ha iniziato a cantare a 16 anni: nella sua prima gara si trovò subito
davanti i grandi nomi come Cicciu Piga, Andria
Nìnniri e Remundu Piras. Fu proprio quest’ultimo che intuì il
suo straordinario talento e lo spinse al canto. Masala ha girato le piazze
della Sardegna ed è stato poi sui palchi di tutto il mondo come ospite dei
circoli sardi.
Tre anni fa, in occasione del Premio Funtana Elighe a Silanus. aveva
composto una poesia dedicata all’amico Toni Manca appena scomparso.
Oggi riportiamo le sue stesse parole per ricordarlo: “Pro nois tottus sos paesanos issu est biu et est cantende ancora“
(Per noi compaesani lui è vivo e sta cantando ancora)
da
qui
lo
potete sentire cantare qui:
e qui:
anche Mario Masala appare in questo bel documentario di Giovanni Columbu:
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