mercoledì 24 dicembre 2025

Tutto quello che è un uomo - David Szalay

David Szalay scrive nove racconti, come un romanzo in nove parti.

i protagonisti sono uomini, che hanno alcune cose in comune, sono infelici, indecisi, inetti, inutili, chi legge sa che quei racconti sono un avvertimento, tu, uomo, potresti essere uno di quelli che stai leggendo.

il libro è una bellissima sorpresa, non privartene.

buona (maschia) lettura.

 

  

"Quanto poco capiamo della vita mentre accade. Gli attimi ci sfrecciano accanto come piloni visti dal finestrino di un treno". Lettura perfetta per iniziare l'anno in bellezza. Veramente un bel libro, che sembra un insieme di racconti ma in realtà è un romanzo. Nove capitoli che parlano di altrettanti uomini, in momenti diversi dell'arco della loro vita, dall'adolescenza alla senilità, che si trovano in varie località d'Europa e che alla fine rappresentano nove declinazioni della stessa persona: l'homo europeus del nostro tempo, tra crisi e senso di sconfitta. Un libro semplice e immediato nello stile ma allo stesso tempo profondo e pieno di spunti di riflessione che ci consente di realizzare "una passeggera immersione nella trama dell'esistenza, l'eterno trascorre del tempo".

da qui 


Ricorderò le nove storie di Szalay per il loro modo particolare di essere narrate. Le prime due, in particolare, le ho adorate per la scorrevolezza e la bellezza delle vicende. I protagonisti sono sempre ben caratterizzati e ho apprezzato che l’autore spesso ce li faccia conoscere attraverso le loro debolezze. Questo libro mi tornerà utile per la posizione del narratore nella seconda storia, che sembra quasi un migliore amico del protagonista, rimasto solo in vacanza.

da qui 

 

L'autore è attento, ma è soprattutto onesto: descrive senza pietà, mette alla berlina l'essere maschile ben sapendo di essere uomo anche lui. Racconta infatti di uomini di qualsivoglia età e latitudine alle prese con la vita e con il genere e, anche se può sembrare riduttivo, sembrerebbe che la 'risposta' al titolo sia che solo gli stereotipi regoli la vita del maschio, ovunque egli si trovi, in qualunque momento della vita si trovi. Szalay non fa di tutta l'erba un fascio, pur rimanendo severo nell'illustrare le situazioni (ma senza comunque esserne giudice). Non tutti gli uomini SONO così ma, sembra avvisare Szalay, potrebbero diventarlo tutti se non si sta attenti. E per quanto si tratti di racconti, l'andamento della lettura è lento, a tratti anche un po' pesante: potrebbe essere colpa dello stile dell'autore, così come la poca voglia da parte di chi legge di scoprire potenziali anfratti oscuri del proprio io. Ma è un libro molto bello, perciò ve lo consiglio.

da qui

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