…arriva anche il messaggio
di Francesco Guccini a sostegno dei referendari: "Accompagno con il cuore
la vostra campagna". Un sostegno non isolato, quello del cantautore, visto
che il primo firmatario dell'appello per la "A" è Stefano Rodotà.
Insomma, non è solo uno scontro politico ma anche uno scontro di simboli per
Bologna, mentre l'atmosfera si fa incandescente…
personalmente sono un convintissimo sostenitore della scuola pubblica, specie per asili ed elementari.
RispondiEliminama qui, e parlo per esperienza (mia madre è direttrice di un paio di scuole), il problema è un pò più complesso.
il guaio è che mancano proprio gli asili pubblici. quindi si è costretti a sovvenzionare le paritarie, che tanti danni hanno fatto
(per carità, ce ne sono anche di eccezionali).
allora, il referendum, per quanto fondamentale, è abbastanza mal posto e non risolve il problema: ci dovremmo focalizzare anche sul creare le nuove infrastrutture ed i nuovi asili pubblici.
a quel punto, ben venga il taglio alle paritarie "dei preti".
basterebbe fare una legge con un articolo che dica: "Lo Stato (o Regione o Comune) è obbligato ad accogliere nelle strutture pubbliche (asili e scuole d'infanzia) tutti coloro che fanno domanda. Il settore privato può aprire asili e scuole d'infanzia, senza oneri per lo Stato".
RispondiEliminae abrogare la norma che vieta al pubblico di aprire asili e scuole d'infanzia nei comuni o nelle zone dove ci sono già strutture private.
purtroppo succedono cose così (http://www.laquerciamillenaria.org/news.asp?id=357), e così (http://www.uaar.it/news/2010/05/08/cremona-funerali-per-feti-intesa-comune-ospedale/), nella Milano vicino all'Europa, che cantava Lucio Dalla.
invece in Emilia Romagna (http://www.uaar.it/news/2009/01/29/emilia-romagna-cimitero-per-feti/) ancora no.
un attimo, qui stiamo confondendo due aspetti collegati ma radicalmente diversi.
Eliminasull'etica cristiana e le sue aberrazioni (non voglio definirle altrimenti) siamo pacificamente d'accordo.
sulle scuole credo ci sia bisogno di un attimo di riflessione in più.
intanto: esiste una simile legge che vieta di aprire asili dove già ve ne siano di privati? a me non risulta.
proverò a verificare con chi di dovere, ma mi sembra incredibile.
detto questo, anche con una norma come quella da te proposta resta aperto il problema della "copertura finanziaria": a meno di non procedere ad espropri delle scuole paritarie esistenti, ad oggi quelle pubbliche proprio -fisicamente- non esistono.
e mancano i soldi per costruirle.
sarei d'accordo con una simile legge, ma non sono d'accordo con le norme "programmatiche" destinate a restare lettera morta: le norme servono per essere attuate e scrivere carta su carta è solo un danno
mi sono informato, in realtà è una regola non scritta.
Eliminase un dirigente scolastico chiede l'istituzione di una scuola materna avrà una risposta negativa dal suo "superiore", dal Ministero controllano se c'è già una scuola privata, che, dicono, svolge un servizio pubblico.
Ho verificato anche io, e mi hanno cofermato che una norma simile -ufficialmente- non esiste.
Eliminama se è "non scritta" il referendum comunque cambia poco: bisogna cambiare le persone, prima.
ma anche cambiare una legge aiuta:)
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