Statemi a sentire e datemi una
risposta se vi riesce. Vediamo che idea vi siete fatti della valutazione e, per
favore, non fate quella faccia. Sono discorsi all'ordine del giorno. Partiamo
dalla cronaca e stiamo ai fatti. Com'è andato lo sciopero dei Cobas per
boicottare il primo giorno dei test Invalsi? Non lo sapete? Ma allora non
leggete l'Huffington Post! Se l'aveste letto, il 10 maggio, lo sapreste: "Invalsi, boicottaggio fallito a scuola". E' così, credeteci, basta coi dubbi e non
tirate fuori la storiella dei punti di vista e del sistema di valori di
riferimento. Il valore di riferimento lo decide il valutatore e se v'hanno
insegnato a leggere i fatti in un contesto, se avete imparato che esistono
obiettivi minimi e massimi, che si può avere i numeri contro e vincere
moralmente, se state appresso alla favola di Silvio Pellico che con le "sue prigioni" costò all'Austria quanto Waterloo a Napoleone, beh,
snebbiatevi il cervello e prendete atto: Pellico era un "perdente", un contestatore da tre soldi che non seppe evitare la
galera. E anche con Gramsci, piantatela per favore. Gramsci era un "sovversivo" ed ebbe quello che si meritava. Il sistema di valori
di riferimento era all'epoca quello fascista e conta quel conta. La verità la
dicono i vincitori e c'è una gerarchia. Se i vostri insegnati non l'hanno
capito, cercate di ricordare: al test che vi chiede se Gramsci finì in galera
perché era un delinquente, perché lottava per la giustizia sociale o, che ne
so, perché era un illuso sognatore, scartate l'illuso perché romantico non si
porta, non optate per la giustizia sociale, perché di questi tempi come valore
di riferimento è un disastro e andate sul sicuro: un volgare malfattore. Non
potrete sbagliare.
Torniamo al dunque. Stabilito il punto - il disastro dei Cobas - la domanda che logicamente si pone è il perché della Caporetto. Badate, però, che a usarle bene le parole, nel "modo" si può leggere la causa e, quindi, la risposta che vi si domanda è un giudizio di valore. Se vi chiedo com'è fallito e decido che la risposta esatta è "in modo naturale" - così sostiene l'indiscutibile Huffington Post - non c'è dubbio: non si tratta del modo, ma della causa. Era naturale che fallisse, lo era perché negava il "valore" di riferimento. Voi potete pensarla molto diversamente, ma nel sistema di valori del valutatore "i test Invalsi fanno parte della natura della scuola" e "i docenti lo sanno, gli studenti lo sanno, i genitori lo sanno"…
Torniamo al dunque. Stabilito il punto - il disastro dei Cobas - la domanda che logicamente si pone è il perché della Caporetto. Badate, però, che a usarle bene le parole, nel "modo" si può leggere la causa e, quindi, la risposta che vi si domanda è un giudizio di valore. Se vi chiedo com'è fallito e decido che la risposta esatta è "in modo naturale" - così sostiene l'indiscutibile Huffington Post - non c'è dubbio: non si tratta del modo, ma della causa. Era naturale che fallisse, lo era perché negava il "valore" di riferimento. Voi potete pensarla molto diversamente, ma nel sistema di valori del valutatore "i test Invalsi fanno parte della natura della scuola" e "i docenti lo sanno, gli studenti lo sanno, i genitori lo sanno"…
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