Nell’ultimo consiglio dei Ministri è stata presentato il primo articolo
di una legge che dovrà entrare in vigore il primo del mese di aprile del 2016.
“Art.1
In tutte i consigli di amministrazione (cda) di aziende pubbliche
(statali, regionali, comunali, consortili, e così via) saranno ridotti della
metà il numero dei consiglieri e saranno ridotti della metà gli emolumenti di
ciascuno di loro.
Altrettanto avverrà per tutte le aziende nei cui cda sieda almeno un
consigliere di parte pubblica.”
Il panico si è diffuso fra i ministri e i sottosegretari, ma il
presidente ha zittito tutti ed è stato inflessibile:
“In un momento difficile, nel quale salviamo le banche dal
fallimento a spese dei risparmiatori, non è più possibile stare in silenzio,
sappiamo che i consiglieri dei cda li abbiamo messi noi, sono quelli come noi,
e siamo legione, sappiamo che gli avidi risparmiatori adesso piangono miseria,
qualcuno arriva addirittura a suicidarsi (si legga qui
la difesa e l’attacco del fornitore di strumenti finanziari tossici), qualcuno
ricorda gli emolumenti che scorrono nelle vene dei cda (si legga qui),
qualcuno a cui viene tolta la casa si suicida (si legga qui),
e notate che ho citato solo articoli di un giornale non pregiudizialmente
avverso all’operato del governo.
È necessario contrattaccare e introdurre qualche misura
forte che nessuno ha il coraggio di proporre, e neanche di pensare. Noi tutti
dovremmo sapere che gli strumenti finanziari introdotti negli ultimi 50 anni
sono criminali e criminogeni, nessuno lo dice a voce alta, non lo faremo noi,
facciamo finta, come tutti, che sia il mercato, gioie e dolori.
È un sacrificio per tutti noi, ma non possiamo toccare la
finanza, chi paga tutte le nostre fondazioni? Qualcuno parla adesso di
conflitto d’interessi, noi insisteremo sulla temporanea coincidenza d’interessi.
Le parole lotta e conflitto devono essere bandite dal lessico corrente, e dai
dizionari, sono parole da gufi.
La mossa sui cda, che approveremo oggi, il tempismo è tutto,
ci darà respiro, e vi assicuro che la decisione di cambiare tutto è il miglior
modo per non cambiare niente, e immaginate la potenza del fare finta, abbiate
fiducia, siete qui a questo tavolo solo perché l’ho deciso io, non eravate
nessuno, adesso siete qualcuno, ricordatevene.”
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