Grande euforia su
tutti i giornali per l’arresto di Salah Abdeslam , con accuse dirette e
velate alla comunità mussulmana. Conferenza stampa congiunta di Hollande e del
primo ministro Belga entrambi con sorriso smagliante. Naturalmente come sempre
ho difficoltà a capire. Hanno arrestato un ragazzo belga con un passato
di disadattamento sociale, condanne per atti di criminalità, furti, spaccio di
droga, con aspirazione ad imporre la propria personalità come riscatto alla sua
frustrazione sociale. Nella religione, con cui non aveva quasi nessun rapporto,
Salah ha certamente visto la possibilità, il mezzo per affermarsi. Nella
radicalizzazione delle religioni, di tutte le religioni, c’è sicuramente un
incitamento alla violenza. C’è nel cristianesimo , c’è nell’islamismo, c’è
nell’ebraismo. Gli israeliani si servono quotidianamente della violenza dei
coloni, ebrei radicali, che attaccano comunità palestinesi nelle loro case e
città . Anzi qui accade di peggio. IL governo israeliano pianifica
proprio l’utilizzo di questi elementi radicali per espropriare sempre più terre
ed abitazioni ai palestinesi. Non sono interessato alle religioni. Ognuna
è migliore dell’altra; e questo lo trovo un ostacolo alla ricerca della
fratellanza fra tutti i popoli . Questo anche perchè le grandi
compagnie finanziarie che guidano il pianeta si servono proprio di questo
elemento divisivo per poter raggiungere, attraverso il controllo delle risorse
energetiche, del mercato delle armi, del riciclaggio, introiti
miliardari.
Grazie alla ospitalità di sorella e figli vado spesso a
Bruxelles. La rue des Quatre-Vents, dove hanno preso
Abdeslam è la strada dove c’è un simpatico meccanico dove spesso ho
portato la macchina. Tra l’altro questo meccanico ha come apprendisti meccanici
dei ragazzi con problemi sociali alle spalle in virtù della
collaborazione con l’assistenza sociale del comune per il loro
reinserimento. La parallela di questa strada ospita l’ostello della gioventù
molto conosciuto tra i ragazzi di tutto il mondo che vanno in vacanza a
Bruxelles. Se giri per Molenmbeck e quartieri attigui e ti capita di
prendere il tram nelle ore di punta, la maggioranza delle persone che
trovi sono giovani donne belghe di religione mussulmana con carrozzina ed
almeno 2 bambini al seguito. La natalità, per motivi sociali e culturali,
almeno a Bruxelles, è affidata alla comunità mussulmana e non ne sono affatto
preoccupato. Per me potrebbero essere di qualsiasi estrazione religiosa,
anche se come detto preferirei non appartenessero a nessuna religione.
Prima di tornare a Salah vorrei citare una frase non mia
ma che ho preso da un manifesto attaccato sui muri della mia città “Le bombe
della democrazia hanno causato centinaia di migliaia di morti e milioni di
profughi e gonfiato di odio innumerevoli cuori “. Salah Abdesalam è il
terrorista che noi ci siamo allevati. Cosa c’è da esultare per la sua cattura?
Preso lui c’è ne saranno tanti altri. E tanto più indecorosi saranno gli
incontri che si stanno consumando proprio in questi giorni nei palazzi
della UE tanto più ne creeremo. Ad Abdeslam gli hanno anche dato
del codardo perché non si è fatto saltare in aria. Non so se sia codardo o no
ma è certamente meno codardo dei nostri rappresentanti politici in Europa che,
non avendo il coraggio di prendere il mitra e sparare sui profughi , consegnano
questi a chi il mitra non ha paura di usarlo e danno 6 miliardi di euro (ripeto
sei miliardi di euro! 3+3) ad un paese che il mitra lo usa già contro i kurdi ,
non rispetta i diritti umani e dove non c’è libertà di stampa. Figuriamoci se
si mettono problemi a respingere migliaia di persone verso sorti indegne
di una umana esistenza, quando non incontro alla morte.
L’esultanza potrebbe essere giustificata se si dovesse
riuscire a mettere le manette ad un pianificatore del genocidio di un popolo
(per esempio Netanyahu), ad un massacratore di bambini, solo in un mese
ne ha uccisi 500 (per esempio Netanyahu); ad uno che sta cercando di far
approvare a nazioni sue amiche leggi illiberali per impedire che si utilizzino
dei normali strumenti democratici che le stesse nazioni hanno in passato
utilizzato per rovesciare pacificamente il sistema di apartheid
sudafricano (per esempio Netanyahu).
Cosa c’è da esultare nell’arresto di uno dei tanti
Salah Abdeslam se non si fa un passo per evitare che se ne formino altri
ed anzi, con le politiche scellerate delle cosiddette “potenze occidentali” se
ne incoraggia il loro reclutamento?
Gianni Lixi (Associazione Amicizia Sardegna Palestina)
Nessun commento:
Posta un commento