“Dopo aver
giustamente ribadito per mesi che non avremmo mai mandato soldati in Libia
senza l’invito di un governo di unità nazionale la situazione di stallo
diplomatico e l’evoluzione della situazione militare sul terreno costringono il
governo a cambiare idea e a decidere di intervenire senza richiesta di
intervento da parte di un esecutivo libico, accordandosi con le tribù e le
milizie dell’area di tradizionale interesse energetico italiano, ovvero
la Tripolitania in cui si trova il
terminal Eni di Mellitah, mentre le forze speciali francesi e
inglesi sono schierate in Cirenaica a sostegno delle forze del
governo di Tobruk. Una scelta di divisione del territorio per aree di
influenza dal sapore neocolonialistico”.
Sono le
parole di Leonardo Tricarico, già capo di stato maggiore dell’Aeronautica,
e forse meriterebbero una discussione. No? (l’intervista è qui)
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