se la
realtà non fosse quella che è Homeland sarebbe un libro d'anticipazione.
intanto sai che sono esistiti ed esistono Aaron Swartz,
Edward Snowden, Wikileaks e Julian Assange, e allora il libro è quasi solo
una cronaca in forma di romanzo, un gran bel romanzo che non ti fa annoiare.
il mondo è difficile, resistere è difficilissimo, e però
necessario, per evitare o ridurre l'immensità del Grande Fratello immaginato da
Orwell.
ci sono dei compromessi, delle minacce, delle paure, e però
Marcus e i suoi amici resistono.
e poi l'altro giorno leggo questa notizia (ma tu leggila dopo aver letto
il libro) e la realtà e il romanzo non li distingui più.
un libro da non perdere, per capire meglio i nostri tempi.
intanto ho capito una cosa, se torno a nascere voglio
essere un hacker, è sicuro.
buona lettura - franz
ps: come si fa a non voler bene a uno che ha chiamato la figlia Poesy Emmeline Fibonacci Nautilus Taylor?
ps: come si fa a non voler bene a uno che ha chiamato la figlia Poesy Emmeline Fibonacci Nautilus Taylor?
…In Homeland sono passati alcuni anni e le cose non sono migliorate: l'economia della California è vicina al collasso e Marcus è diventato un webmaster, finché non riappare dal nulla Masha, una sua vecchia fidanzata, che gli consegna un pendrive pieno di documenti che dimostrano le brutalità del governo (di cui lo stesso Marcus è stato vittima). Masha viene a sua volta rapita e la situazione precipita, costringendo Marcus a difficili scelte mentre altri agenti governativi si mettono sulle sue tracce.
Doctorow non ha mai negato di essersi ispirato,
per il suo romanzo, alla figura di Aaron Swartz, giovane
programmatore e attivista morto suicida lo scorso gennaio, e di cui era molto
amico: "L'ho conosciuto quando aveva quattordici anni e stava contribuendo
a codificare RSS, uno degli standard cruciali della rete. Dopo ha personalmente
contribuito a rendere free gran parte del compendio legislativo americano, che
era disponibile per i cittadini solo a pagamento. [...] Quando ho iniziato Homeland sapevo che sarebbe ruotato sulle nuove
strategie politiche basate sull'alta tecnologia. Aaron era l'unico che ne
sapeva abbastanza di entrambe, e il suo contributo è stato grande. Dopo lui e Jacob Appelbaum (il fondatore di Wikipedia)
hanno scritto le postfazioni al libro; una specie di lettera a versioni più
giovani di sé stessi".
In effetti ciò che ha spinto Doctorow a scrivere un nuovo romanzo è la
percezione che la sua descrizione della "realtà" di X sia sempre più prossima: "Dichiarare guerra
a una parola astratta come terrore significa
che saremo sempre sul piede di guerra, una situazione in cui ogni dissenso
diventa tradimento, in cui la giustizia diventa caotica e inspiegabile, e il
rapporto tra uno Stato e i suoi cittadini diventa sempre più militarizzato.
Questa situazione è frutto di una serie di crisi in gran parte invisibili...
Volevo scrivere una storia che aiutasse i giovani a vedere questo invisibile,
onnipotente stato di crisi"…
…Sono un “vecchietto” (67 anni) che ama molto la scienza ma poco la
sua cuginetta tecnologia: dunque non sono la persona più indicata per ragionare
con Doctorow e con Jacob Appelbaum di Wikileaks e con Aaron Swartz (di Demand
Progress e co-fondatore di Reddit.Com) – i quali scrivono in coda al libro – e
in caso contraddirli sulle potenzialità di Internet, sul software libero, sul
Coica per censurare i siti Web, su «una marmaglia di ragazzini che ferma una
delle forze più potenti di Washington solo scrivendo sui propri laptop» (io a
malapena so cos’è un laptop), su Gnu-Linux, su Creative Commons, su The Pirate
Party, su Rootstrikers eccetera. Su tutto ciò chiederò a miei giovani amici
antisistema e intelligentemente tecnofili – per esempio un paio di Andrea, Barbara
R., un Davide, Francesco Dec., un paio di Marco, Roberto e Valentina se siete
in ascolto fate un fiiiischio – di ragguagliarmi e magari di intervenire qui in
“bottega”. E siccome poco so di movimenti come Occupy negli Usa o delle
tecniche per reprimerli ma anche di altre “americanate” chiedo (a chi ne sa) di
spiegarmi – e magari di raccontare in bottega – informazioni intorno a
«grassroats» e «astroturf», tanto per dire due, che ho intravisto nel romanzo.
E poi vi prego-vi prego: giuratemi che esiste il «Burning Man», voglio andarci,
Intanto, giovani e vecch* che passate di qui datemi retta: leggete
al più presto «Homeland», è un bel romanzo ma anche «un inno
all’attivismo, al coraggio, al desiderio di rendere il mondo un posto
migliore»...
dice Cory Doctorow:
Proprio come, una volta che Google ha tutta la nostra posta, è
inevitabile che il governo voglia leggerla, allo stesso modo, quando ci sarà
una videocamera in ogni stanza, la tentazione dei governi di trovare il modo di
accenderle ogni volta che vogliono sarà sfrenata. E lo stesso farà la mafia.
Anche se pensate che il vostro governo non sia corrotto, sappiate che proverà
comunque la stessa tentazione. Finché questi dispositivi saranno interamente
costruiti in modo da impedire alle persone normali l’accesso, la spinta a farne
cattivo uso sarà enorme. Questo però significa anche che la spinta verso un
cambiamento delle politiche diventerà più forte che mai. Ci aspetta un futuro
in cui ci saranno due forze opposte in contrasto, e noi dobbiamo combattere per
far sì che il risultato finale sia più vicino ai nostri desideri…
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