Gaza, 24 luglio 2014, Nena News
Oramai mi sono arresa. Ho smesso di cercare nel
dizionario la parola per descrivere la metà perduta della testa di un ragazzo
mentre suo padre grida “Alzati, alzati, ti ho comprato un giocattolo!” Come se
l’è cavata Angela Merkel, la cancelliera della Grande Germania? Israele
ha il diritto di difendersi.
Sto ancora lottando con il bisogno di condividere
dettagli dell’infinito numero di colloqui che ho avuto con amici di Gaza, per
documentare che cosa vuol dire aspettare che arrivi il tuo turno al macello. Per esempio, il colloquio che
ho avuto sabato mattina con J. del campo profughi di al Bureji, mentre se ne
stava andando a Dir al-Balah con sua moglie. Hanno circa sessant’anni. Quel
mattino la sua anziana madre ha ricevuto una chiamata telefonica, e ha sentito
una voce registrata che avvertiva i residenti del loro campo profughi di
andarsene a Dir al-Balah.
Un libro sulla psicologia militare israeliana dovrebbe
aver un intero capitolo dedicato a questo sadismo, che ipocritamente si
maschera di compassione: un messaggio registrato che chiede a centinaia di migliaia
di persone di lasciare le loro case ormai diventate un bersaglio, per andare da
un’altra parte, altrettanto pericolosa, a 10 km da lì. Che cosa state lasciando, ho
chiesto a J.? “Cosa, perchè?” mi ha detto, “Abbiamo una capanna vicino alla
spiaggia, con un po’ di terra e dei gatti. Stiamo andando a dar da mangiare ai
gatti e torniamo. Andiamo tutti insieme. Se la macchina salta in aria, moriremo
tutti insieme.”
Se mi mettessi nei panni di un analista, scriverei: in
contraddizione con la diffusa hasbarà [realtà dei fatti]
israeliana, Hamas non sta obbligando i Gazawi a rimanere nelle loro case, o a
lasciarle. E’ una loro decisione. Dove dovrebbero andare? “Se stiamo
per morire, è più dignitoso morire a casa nostra, piuttosto che mentre stiamo
scappando via,” dice l’assolutamente laico J.
Sono ancora convinta che questa sola frase valga più
di migliaia di analisi. Ma quando ciò succede ai palestinesi, la maggior parte
dei commentatori preferisce scrivere in base agli stereotipi.
Ne ho abbastanza di mentire a me stessa – come se
potessi anche lontanamente, per telefono, raccogliere le informazioni
necessarie per raccontare quello che stanno raccontando i giornalisti che si
trovano là. In fin dei conti, si tratta di informazioni che interessano a un
piccolo gruppo di popolazione che parla ebreo. Lo stanno vedendo sui canali
informativi stranieri o sui siti web. Non hanno bisogno di leggere quello che
si scrive qui se vogliono sapere, per esempio, delle brevi esistenze di Jihad
(11 anni) e Wasim (8) Shuhaibar, o del loro cugino Afnan (8) del quartiere
Sabra a Gaza. Come me, possono leggere il reportage del giornalista canadese
Jesse Rosenfeld su ” The Daily Beast”.
“Issam Shuhaibari, il padre di Jihad e Wasim, è steso
su una tomba vicino a dove sono stati sepolti i suoi figli, con gli occhi
vuoti, fissi sul nulla. Un braccio porta una fasciatura dell’ospedale, che gli
è stata fatta dopo che ha donato il sangue per cercare di salvare la sua
famiglia. Il sangue dei suoi figli macchia ancora la sua maglietta,” scrive Rosenfeld. “Stavano
solo dando da mangiare alle galline quando la bomba li ha colpiti” dice .” Ho
sentito un forte rumore sul tetto e sono andato a prenderli. Erano stati
maciullati”, singhiozza, dopo essere scoppiato in lacrime” continua l’articolo di
Rosenfeld. Li abbiamo ammazzati circa due ore e mezza dopo il cessate il fuoco
umanitario scaduto lo scorso giovedì. Altri due fratelli, Oudeh (16) e Bassel
(8), sono stati feriti, il secondo in modo grave.
Il padre ha raccontato a Rosenfeld che c’era un
missile di avvertimento. Prima dell’attacco, avevano sentito il brusio del
drone, del tipo che “bussa alla porta”. Così ho chiesto a Rosenfeld: “Se il
missile era uno di quelli “compassionevoli”, quelli che arrivano come
avvertimento, la casa in seguito è stata bombardata?” Per caso ho trovato la
risposta in un reportage della CNN. La videocamera della televisione è stata
manovrata per riprendere l’esplosione che è arrivata dopo un avvertimento
da un colpo, il fuoco, il fumo e la polvere. Ma è stata bombardata
un’altra casa, non quella degli Shuhaibar. Ho ricontrollato insieme a Rosenfeld
e ad altri. Quello che ha ucciso i tre bambini non era un missile palestinese
che ha sbagliato direzione. E’ stato un missile di avvertimento
israeliano. E lo stesso Issam Shuhaibar è un poliziotto palestinese
stipendiato dall’Autorità Nazionale Palestinese che si trova a Ramallah.
Ho anche rinunciato a tentare di avere una risposta
diretta dall’esercito israeliano. Avete colpito per errore la casa sbagliata,
uccidendo così altri tre bambini? (degli 84 che sono stati uccisi domenica
mattina.)
Non ne posso più dei vani sforzi di competere con
l’abbondanza di commenti orchestrati a proposito degli obiettivi e delle azioni
di Hamas, da parte di persone che scrivono come se si fossero seduti attorno a
un tavolo con Mohammed Deif e Ismail Haniyeh, e non invece soltanto con qualche
fonte dell’esercito israeliano o con dello Shin Bet, il servizio di sicurezza. Quelli
che hanno rifiutato la proposta di pace di Yasser Arafat e di Fatah per la
costituzione dei due Stati ora si ritrovano con Haniyeh, Hamas e il BDS
[movimento internazionale per il Boicottaggio, il Disinvestimento e le
Sanzioni]. Quelli che hanno trasformato Gaza in un campo di concentramento e di
punizione per un milione ottocentomila esseri umani non dovrebbero essere
sorpresi del fatto che loro abbiano scavato gallerie sotterranee. Quelli
che hanno seminato strangolamento, assedio e isolamento raccolgono il lancio di
razzi. Quelli che per 47 anni hanno indiscriminatamente attraversato la linea
verde [tra Israele e Cisgiordania], espropriando la terra e infierendo
costantemente contro i civili con raid, sparatorie e colonie – che diritto
hanno di alzare gli occhi al cielo e parlare del terrorismo palestinese contro
i civili?
Hamas sta distruggendo crudelmente e minacciosamente
la tradizionale mentalità del doppio standard in cui Israele è maestro. Tutte
le brillanti intelligenze e le menti dello Shin Bet non capiscono che noi
stessi abbiamo creato la ricetta perfetta della nostra personale versione
della Somalia? Volete evitare un’escalation? Questo è il momento: aprite la
Striscia di Gaza, lasciate che la gente possa circolare liberamente nel mondo,
in Cisgiordania, e [andare] dai propri familiari e le proprie famiglie in
Israele. Lasciateli respirare, e capiranno che la vita è molto più bella della
morte.
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