...Tra le persone che
sono state uccise ieri c'era Hashem Abu Maria, di 47 anni, 'freddato' da un
cecchino israeliano. Abu Maria lavorava per Defence for Children Palestine, ed
era considerato il 'difensore dei bambini', oltre ad essere un uomo attivissimo
nel volontariato e nella ricerca della pace tra Israele e Palestina. Lascia una
moglie e tre figli, tutti minorenni.
Il ricordo di Carla Cocilova dirigente dell'Arci.
Hashem era una brava persona. Una di quelle che ti accoglieva come se fossi stata sua sorella. Ogni volta che lo incontravo ad Hebron mi chiedevo dove trovasse la forza per tutti quei sorrisi vivendo nella prigione che è diventata la sua città a causa dell'occupazione militare israeliana e della colonizzazione, che lì non lascia neppure spazio al cielo. Hashem non solo lavorava per DCI Palestina, la difesa dei diritti dei bambini e delle bambine palestinesi era la sua causa e a questa dedicava tutta la sua vita. Ecco, oggi questa vita l'ha persa, per mano di un militare israeliano, per mano di uno dei tanti cecchini che occupano illegalmente la sua città. E' stato ucciso mentre manifestava per la fine dell'uccisione dei bambini a Gaza. Manifestava pacificamente per la libertà del suo popolo e della sua terra. Lascia ora la sua famiglia, a cui va il pensiero di tutti noi, e lascia i colleghi e gli amici, il cui pianto disperato ancora mi risuona nelle orecchie...Tuttavia in quel pianto, come nella disperazione e nella paura che leggo nelle parole che scrivono gli amici di Gaza "We still alive, don't worry", resta ancora viva tutta la forza e la dignità del popolo palestinese, nonostante tutto. Da questa forza e da questa dignità ripartiamo anche noi, a loro fianco sempre contro l'ingiustizia e l'indifferenza…
Il ricordo di Carla Cocilova dirigente dell'Arci.
Hashem era una brava persona. Una di quelle che ti accoglieva come se fossi stata sua sorella. Ogni volta che lo incontravo ad Hebron mi chiedevo dove trovasse la forza per tutti quei sorrisi vivendo nella prigione che è diventata la sua città a causa dell'occupazione militare israeliana e della colonizzazione, che lì non lascia neppure spazio al cielo. Hashem non solo lavorava per DCI Palestina, la difesa dei diritti dei bambini e delle bambine palestinesi era la sua causa e a questa dedicava tutta la sua vita. Ecco, oggi questa vita l'ha persa, per mano di un militare israeliano, per mano di uno dei tanti cecchini che occupano illegalmente la sua città. E' stato ucciso mentre manifestava per la fine dell'uccisione dei bambini a Gaza. Manifestava pacificamente per la libertà del suo popolo e della sua terra. Lascia ora la sua famiglia, a cui va il pensiero di tutti noi, e lascia i colleghi e gli amici, il cui pianto disperato ancora mi risuona nelle orecchie...Tuttavia in quel pianto, come nella disperazione e nella paura che leggo nelle parole che scrivono gli amici di Gaza "We still alive, don't worry", resta ancora viva tutta la forza e la dignità del popolo palestinese, nonostante tutto. Da questa forza e da questa dignità ripartiamo anche noi, a loro fianco sempre contro l'ingiustizia e l'indifferenza…
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