Prima che l’Istituto mondiale per il Sistema Metrico
Decimale (SMD) citi lo Stato Italiano per danni morali e materiali al SMD occorre
darsi da fare.
Ammesso e non concesso, come dice Totò, che l’esame
di stato alla fine del quinto anno delle superiori, così com’è, vada bene, c’è
una piccola grande correzione da fare.
Diventa grande (la correzione) solo
se si forma una Commissione Ministeriale per la Semplificazione, presso il
Miur, composta da 30 saggi, pagati profumatamente, per diversi anni, per fare quello
che un ragazzino delle medie può fare in pochi minuti.
Prima espongo il problema: da una vita sappiamo che
il livello di sufficienza è sei decimi (6/10), a scuola, diciotto agli esami
universitari (18/30).
Con la legge n. 425
del 10 dicembre 1997 (Disposizioni
per la riforma degli esami di Stato conclusivi dei corsi di studio di
istruzione secondaria superiore) veniva disposto che “La Commissione
d'esame dispone di 45 punti per la valutazione delle prove scritte e di 35 per
la valutazione del colloquio. Ciascun candidato può far valere un credito
scolastico massimo di 20 punti.” Il punteggio minimo complessivo per superare
l'esame è di 60/100.” (art.3, c.6)
Ciascuna delle tre prove scritte è
sufficiente se raggiunge 10/15 (6,666/10) e la prova orale se raggiungeva 22/35
(6,28571/10).
Successivamente la legge n.1, dell’11 gennaio 2007,
dispone che “La commissione d'esame dispone di 45 punti per la valutazione
delle prove scritte e di 30 per la valutazione del colloquio. Ciascun candidato
può far valere un credito scolastico massimo di 25 punti. Il punteggio minimo
complessivo per superare l'esame è di 60/100.” (art.1).
Ciascuna delle tre prove scritte è sufficiente se
raggiunge 10/15 e la prova orale se raggiunge 20/30.
Il punto è che 10/15, la sufficienza allo scritto, è
pari a 6,666 e 20/30, la sufficienza all’orale, è pari a 6,666. Troppo
difficile, direbbe il ragazzino di seconda media, far corrispondere la
sufficienza a 9/15 e a 18/30 (cioè a 6/10)?
Quello che il ragazzino di seconda media non sa è
che molti docenti di quinta superiore, magari a pochi anni dalla pensione,
diventano matti nella missione impossibile di convertire un sette dato in
decimi in un voto in quindicesimi, con il
vincolo della sufficienza pari a dieci. Alcuni usano delle tabelle di
conversione improbabili e semifolli, che non
sfigurerebbero in "Comma 22".
Spett. Miur, ci vuole davvero molto a non offendere
il SMD? È così pazzo quel ragazzino di scuola media?
anche qui
senza problemi inutili, che te ne faresti di inutili commissioni MIUR?
RispondiEliminase un problema non esiste, perché non crearlo?
Eliminae una volta creato, perché risolverlo?
e se si decide di risolverlo, perché scegliere la via più semplice e meno costosa?
Mitica Italia
RispondiElimina= il paese dei cachi
EliminaPropongo la lettura dei classici russi Gogol, Dostoevskij, sul tema del pensiero denso applicato alla burocrazia, Matte Blanco, per l'aspetto psichiatrico, sull'inconscio come insiemi infiniti, Pasolini, Io so, per amalgamare in chiave pensiero Italico
RispondiEliminatroppo ambiziosa :)
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