lunedì 1 maggio 2023

Delle vostre mani e della menzogna - Nazim Hikmet

Le vostre mani dure come pietre,
tristi come arie cantate nel carcere,
grosse e lente come bestie da soma,
mi ricordano i visi dei ragazzi affamati.

Le vostre mani lievi, leste come api,
pesanti come mammelle piene di latte,
audaci come la vita che cresce,
sotto la loro pelle rozza
hanno la tenerezza d'una stretta di mano amica.

No, questo mondo non sta sulle corna di un toro,
questo mondo è piantato sulle vostre mani onnipotenti.

Uomini, ah! uomini miei,
vi nutrono di false chiacchiere,
mentre avete bisogno di pane e di carne
per domare i crampi della fame.
Voi lasciate questo mondo, dove ogni ramo
si piega sotto il peso dei frutti,
senza esservi tolta una sola volta la fame.

Uomini, ah! uomini miei,
in Africa e in Asia dovunque,
nel vicino e nel lontano Oriente
fino alle onde del Pacifico,
tutti i paesi miei,
più del settanta per cento
della gente del pianeta,
siete vecchi e distratti, come le vostre mani,
siete magnifici e forti.

Uomini, ah! uomini miei,
fratello mio d'America e d'Europa,
sei come le tue mani, smemorato e irrequieto
come il mercurio.

Sta' all'erta!
Con menzogne bavose ti lusingano,
e così facilmente
possono averti nel sacco.

Uomini, ah! uomini miei,
se le antenne vi mentono a ogni istante,
se mentono le rotative,
se vi mentono i libri, di copertina in copertina,

e i manifesti sui muri
e gli annunzi sulle colonne,

se dagli schermi bianchi vi mentono
le gambe nude delle ragazze,
se le preghiere vi mentono
e le ninne nanne
e i sogni,
se nei cabaret mente il violino
e il violinista,
se vi mentono le voci
che suadenti sussurrano - taci!,
se le parole e i colori vi mentono,
se tutto ciò, che dipende dalle vostre mani,
mente,
tutto,
fuorché le vostre mani,
se tutti vi mentono inventando fandonie,
se tutto e tutti con protervia vi mentono,
allora sappiate che questo
è perché restino cieche le vostre mani, come le tenebre,
ubbidienti come cani da guardia,
cedevoli come l'argilla,
è perché non si ribellino, le vostre mani,
è perché in questo mondo mortifero,
dove tanto si desidera vivere
e dove voi troppo vivete penosamente,
le vostre mani possano
senza fine servire
l'oppressione e la schiavitù.

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