mercoledì 6 settembre 2023

E se spuntasse un arcobaleno, senza guerre?

articoli e video di Barbara Spinelli, Enrico Tomaselli, Marco Pondrelli, Gabriel Popham, Alastair Crooke, Lucio Caracciolo, Caitlin Johnstone, Alberto Capece, Mario Di Vito, Piero Bevilacqua, Domenico Quirico, Daniela Ranieri, Luigi Lupo, Aurelien, Alessandro Orsini, Raniero La Valle, Ennio Cabiddu, Ginevra Bompiani, Luigi De Magistris, Michele Santoro, Nicola Rangeloni, Pubble, Jesús López Almejo, Giulietto Chiesa, Andrea Lucidi, Francesco Masala, Stefano Orsi, Mara Morini, Domenico Gallo, Massimo Mazzucco, Chris Hedges


E se spuntasse un arcobaleno? Un appello di Raniero La Valle – Domenico Gallo

I have a dream! A sessant’anni dallo storico discorso di Martin Luther King, il 28 agosto del 1963 a Washington, si ripresenta di nuovo la necessità di articolare un sogno che ci dia la forza di attraversare l’oscurità del tempo presente, guidati dalla visione di un tempo nuovo e di una storia nuova. A proporci questo sogno è l’intervento appassionato di Raniero La Valle convocato da Michele Santoro alla Versiliana in una calda notte di fine estate.

Quello che ci illustra La Valle non è il suo sogno, ma il nostro sogno, per cui alla fine della serata possiamo tutti dire: we have a dream. Il tema è quello dell’aspettativa che spunti un arcobaleno. «Un arcobaleno – argomenta La Valle – è un simbolo potente (perché) riunisce la terra col cielo». Il sogno è di chiedere che l’arcobaleno porti sulla Terra tre cose: la pace, la salvaguardia della Terra e della dignità umana. «Prima di tutto la pace, la pace […] è la condizione di tutto e quella per la quale viviamo speriamo e amiamo. La seconda cosa è proprio la terra […] questa terra che è la nostra madre la dobbiamo recuperare difendere salvare. La terza cosa è la dignità, la dignità delle persone».

Da questo sogno nasce un appello che non è rivolto ai pacifisti, ma a tutti, perché si dia rappresentanza a questi tre beni che stiamo perdendo. Non si può neanche pensare alla pace se non si pone fine alla guerra in Ucraina. La pace si costruisce nell’ordinamento politico, e perciò è sempre imperfetta e sempre a rischio. L’antagonista della pace non è semplicemente la guerra ma è il sistema di guerra, che ormai è diventato il vero sovrano. La pace implica «assenza di violenza delle armi e di pratiche di guerra, vuol dire che non devono esserci rapporti antagonistici né sfide militari o sanzioni genocide tra gli Stati».

Questo sogno per prendere piede sulla terra deve incontrarsi con la politica e con i partiti…

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Maui, nelle Hawaii, come l’Ucraina – Massimo Mazzucco


Pensando a Giulietto Chiesa, ricordando una storiella ebraica – Francesco Masala

I Padroni Universali (mascherati nella Nato) chiamarono uno ad uno gli Stati Europei e dissero loro: “di quello che darò a te, al tuo nemico darò il doppio”.

Ciascuno Stato, debitamente istruito, nelle persone dei suoi governanti, liberamente scelse il nemico (la Russia), e disse ai Padroni Universali (che parlano inglese) cosa voleva avere, purché il nemico avesse il doppio: “Cavami un occhio!”.

I Padroni Universali, per la prima volta nella storia, non poterono dare il doppio al nemico.

ps: pare che stasera, in una località segreta, i Padroni Universali, nella loro riunione periodica, festeggeranno l’omicidio di Nicola Calipari, a 18 anni e sei mesi dal fatto.



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