lunedì 14 novembre 2016

l’ultima traduzione di Trump: trombone – bortocal


ora che ti sei invaghito di Trump, mi ha detto io figlio ieri (come lettore del mio blog)…
io invaghito di Trump?
possibile che abbia dato questa impressione?
ho scritto, e lo confermo, che Trump era il male minore.
ma chi mi conosce sa bene come io rifiuto la logica del male minore…
e proprio per questo ho scritto, e lo confermo, che se fossi stato cittadino USA e avessi dovuto scegliere fra Trump e la Clinton non avrei votato.
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astensione dal voto: così hanno fatto molti cittadini americani, soprattutto giovani.
non hanno impedito la vittoria elettorale di Trump per il meccanismo elettorale americano.
ma non hanno neppure impedito la vittoria politica della Clinton, risultata la più votata a livello federale.
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pero`, se mi passate il paragone troppo audace, io amo Trump tanto quanto lo ama Michel Moore.
scopro, nel mio minimo (non nel mio piccolo), di condividere intuitivamente analisi sue che neppure conoscevo bene, a volte.
anche Moore ha previsto fin dall'inizio la vittoria di Trump
ed e` convinto, come me, che essa sia un male minore per l’America per gli effetti che provocherà a medio termine.
l’ho sparata grossa, ancora una volta, rispetto ai conformismi di sinistra, vero?
ma aspettate a stracciarvi le vesti…
quanto a me, mi sono accontento di prevedere, fin dall'inizio, la sconfitta della Clinton.
sono convinto che sia questa sconfitta, non tanto la vittoria di Trump che rilancia il dibattito politico mondiale su un piano più avanzato.
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il modo giusto di capire quello che e` successo negli USA, secondo me, e` di partire dalla sconfitta della Clinton, infatti.
posso dire di avere avuto accesso alla campagna elettorale americana via You Tube soprattutto:
ho cliccato una volta su un video anti-Clinton e da allora sono stato subissato di tutti i video che passavano su You Tube dello stesso tipo.
posso dire da questo punto di osservazione che tutta la campagna dei sostenitori di Trump è stata contro la Clinton, più che in positivo.
e la candidatura Clinton e` stata la cronaca di un suicidio annunciato da parte del corrotto Partito Democratico americano.
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accecati di presunzione, i Demokrat americani hanno preteso di imporre alla patria del machismo l’elezione di una specie di donna priva di qualunque attrattiva, frigida e calcolatrice.
praticamente hanno proposto agli americani di votare la suocera! – se mi passate la battuta.
e perdipiù corrotta!
io non so se Sanders sarebbe stato veramente eletto alla prova dei fatti.
lo dicono i sondaggi che sono sbagliati, probabilmente, anche quando danno Sanders come vincitore certo contro Trump.
ma almeno ci sarebbe stata una lotta degna di questo nome…
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si e` arrivati alla fine a proporre agli elettori la scelta fra due candidati egualmente sotto inchiesta giudiziaria.
lo scagionamento dell’uno o dell’altro candidato dalle inchieste in corso su di lui rivelerà la degenerazione mafiosa anche all'interno dello stato americano
in questo modo si sono create le premesse di una grave crisi istituzionale negli USA, un paese che e` nato puritano.
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quella di Trump e` una presidenza molto debole, nonostante le apparenze.
e` una presidenza di minoranza sul piano dei voti.
ma sara` anche una presidenza di minoranza sul piano del Senato e del Congresso.
non tutti di deputati e i senatori repubblicani saranno disposti a seguirlo, o quantomeno ci sara` una bella lotta prima che lo facciano.
inoltre Trump presidente ha tutti gli stessi problemi che ha avuto da noi Berlusconi.
li conosciamo benissimo:
problemi giudiziari,
conflitto di interessi,
fragilità della sua figura pubblica,
scandali sessuali e finanziari,
impreparazione politica.
insomma tutte le caratteristiche di un imprenditore di successo che vuole diventare un leader politico:
un iper-plutocrate che si propone come paladino del popolo!
(e non e` la trama di un film comico o satirico!)
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entro la fine del mese inizia un processo per truffa contro la Trump University.
altri due processi per reati analoghi incombono sul nuovo presidente.
certo, non può esserci impeachment, cioè incriminazione, del presidente prima ancora che entri in carica,
ma negli USA il presidente non ha forme di protezione costituzionale dai processi del tipo che Berlusconi ha cercato invano di introdurre in Italia.
è perfino aperta, secondo me, la domanda se Trump arriverà davvero alla presidenza, oppure se dovrà passarla subito al vice-presidente.
lo stesso problema che avrebbe posto l’elezione della Clinton.
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quanto agli elettori che hanno votato effettivamente Trump, sono pari a circa un quarto degli elettori americani, perché quasi meta` non ha partecipato al voto.
sono un gruppo di cittadini effettivamente grossolano, disinformato, amante delle soluzioni semplificate e delle scelte uterine.
e` buono che ora si rompano la testa col loro presidente col ciuffo,
e tocchino con mano quanto sono irrealizzabili o catastroficamente dannose le loro scelte ignoranti.
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ora Trump è di fronte alle sue stesse promesse avventate.
quanto a rinnegare gli accordi di Parigi sul clima non appare, per fortuna cosi` semplice.
avere una amministrazione americana che rilancia le emissioni di gas serra potrebbe essere il colpo di grazia sul precario destino di questo pianeta e dell’umanità che lo abita.
pero`  quegli accordi sono pannicelli caldi – come ho cercato di documentare a suo tempo.
e allora non psso pensare che la catastrofe verrà se qualcuno non li rispettera`.
sarà peggio, indubbiamente molto peggio,
ma la catastrofe non sarebbe stata evitata lo stesso.
soltanto, arrviera` prima e in forma più pesante, se la linea di Trump passerà.
però è anche vero che l’accordo di Parigi è un trattato internazionale.
e non e` cosi` semplice per l’America di Trump rinnegarlo dopo averlo firmato…
in ogni caso questo aspetto del programma di Trump è significativo per spiegare chi sono e come la pensano gli elettori che l’hanno votato…
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ma in campagna elettorale Trump aveva anche promesso di espellere 11 milioni di clandestini…
ieri ha detto che ne caccerà i 2 o 3 milioni che delinquono.
cala Trinchetto!
la traduzione migliore di Trump, la tromba, e` trombone.

la destra esulta sulla sua stampa in Italia col titolo: Trump mantiene le promesse.
la sinistra si straccia le vesti, prendendolo sul serio.
scusate se mi permetto di dire che e` la risposta sbagliata.
no: gli elettori di Trump hanno votato per cacciare 11 milioni di clandestini…
vanno rispettati: 11 milioni devono essere gli espulsi;
come mai Trump adesso comincia col tenerse 8 milioni?
e poi i 2 o 3 milioni che vuole cacciare?
un momento: adesso ha detto cacciare oppure mettere in carcere
perfetto! c’e` gia` un milione di carcerati in America;
mi sembra interessante che qualcuno pensi di portare il numero dei carcerati a due, a tre, a quattro milioni.
e in quali carceri? costruite con quali soldi? in quanto tempo?
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secondo me occorre sfidare Trump a fare davvero quello che ha promesso, e sputtanarlo se non lo fara`.
fornire a Trump gli alibi per non realizzare le sue promesse e` da idioti.
quanto manca perche` anche Trump inizi col ritornello: non mi lasciano lavorare?
del resto chi potrebbe essere contrario in linea astratta di principio a rimandare a casa gli immigrati clandestini che sono dediti alla delinquenza organizzata?
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l’ultimo punto paradossalmente positivo della elezione di Trump èil suo attacco all’Europa.
fa chiarezza, una enorme chiarezza.
Trump che riceve Farage, personaggio ampiamente squalificato, si squalifica da solo,
come quando si fece fotografare con Salvini…
e poi disse che non sapeva chi era.
gli avversari confusi dell’Europa da posizioni di sinistra dovranno scegliere, finalmente.
e ora e` molto più chiaro il significato politico dell’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea.
la brexit è stata la prima vittoria del trumpismo.
ma non chiamiamolo populismo, per favore, perché il popolo non c’entra proprio…
chiamiamolo trumpismo, cioe` trombonate…
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i confusi nemici di sinistra dell’unita` europea saranno alleati di Trump nel continuare a cercare di affossare la principale eredita` che la lotta la nazifascismo ha lasciato all’Europa?
sono per un ritorno alla spaccatura dell’Europa fra una appendice occidentale che dipende dagli americani e una orientale che dipende dai russi?
prego, non e` mai troppo tardi per accorgersi di avere sbagliato.
oppure per perseverare nell’errore e diventare una forza subalterna del razzismo occidentale in versione lego-trumpista…
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La confusione e` grande sotto il cielo, la situazione e` ottima.
non l’ho scritto io, ma un tale che si chiamava Mao Dse Dong.
non dico affatto che sia un modello da seguira,
ma qualche borforisma buono qualche volta gli e` capitato di scriverlo.
da qui

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