Il manifesto di Assisi per un’informazione corretta è
un dono dei francescani del Sacro convento non soltanto al mondo
dell’informazione, ma anche e soprattutto a tutti coloro che vogliono riportare
al centro i doveri di verità e di responsabilità. Il decalogo, presentato nel
corso dell’assemblea annuale di Articolo 21, riparte dai principi basilari
della convivenza civile, prima ancora che della buona informazione. Essere
cittadini maturi e consapevoli significa, infatti, rispettare la verità,
osservare le regole, ascoltare, discernere, partecipare.
I dieci precetti della comunicazione responsabile –
potremmo definirli così – vanno letti attentamente perché rappresentano un
argine contro il cosiddetto squadrismo da tastiera. Per i giornalisti si tratta
di tornare ai doveri fondamentali, a cominciare dall’obbligo della verità. Il
richiamo a San Paolo – “le parole sono pietre” – deve far riflettere tutti
sulla deriva delle parole senza pensiero.
Nell’era dei tweet e della rappresentazione della
realtà in 140 caratteri evocare la necessità del pensiero plurale e il peso
delle parole significa favorire le buone pratiche e costruire argini contro il
dilagare delle fake news. La manipolazione della realtà trova terreno fertile
dove più marcati sono il disagio e le diseguaglianze sociali. Le fake news sono
l’elemento più visibile della mobilitazione del risentimento e dell’invidia
sociale che rischiano di indebolire le democrazie perché mettono in discussione
il principio di convivenza civile. La lotta alle diseguaglianze, che dovrebbe
essere al primo posto nelle agende dei governi, e un’informazione corretta e di
qualità al servizio dei cittadini sono l’antidoto necessario contro chi lavora
per costruire muri, alimentando paure e risentimento sociale.
Il manifesto di Assisi ci riguarda come cittadini
responsabili, prima ancora che come giornalisti. Sottoscriverlo è un dovere.
da qui- 1. Non scrivere degli altri quello che non vorresti fosse scritto di te.
- Non temere le rettifiche.
- Dai voce ai più deboli.
- Impara a «dare i numeri».
- Le parole sono pietre, usale per costruire ponti.
- Diventa «scorta mediatica» della verità.
- Non pensare di essere il centro del mondo.
- Il Web è un bene prezioso. Sfruttalo in modo corretto.
- Connettiti con le persone.
- Porta il messaggio nelle nuove piazze digitali.
Ottimo. Lo rilancerò nel mio blog. Grazie.
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