si tratta di un libretto di una quarantina di pagine, parte
di un libro che Michelangelo Pira stava scrivendo, ritrovato dopo la sua morte.
è una piccola grande storia che comprende il mondo, passato
presente e futuro stanno miracolosamente insieme, nel racconto di un uomo che
sta per morire.
“…io ho vissuto nella misura in cui ho comunicato, si vive in
quanto si comunica…”
(Pier Paolo Pasolini dice, negli stessi anni: "La morte non è nel non potere più comunicare, ma nel non potere più essere compresi.")
Un
suo libro, Sos Sinnos inizia così;
“B'at cosas chi pro las cumprèndere bi
cheret tempus e isperièntzia; e cosas chi cand'unu at isperièntzia no las
cumprendet prus. Cosas chi pro furtuna s'irmentican e cosas chi pro furtuna
s'ammentan; e cosas chi si creden irmenticadas e chi imbetzes una die a
s'improvisu torran a conca” (“Ci sono cose che per capirle serve tempo ed
esperienza; e cose che quando uno ha esperienza non le capisce più. Cose che
per fortuna si dimenticano e cose che per fortuna si ricordano; e cose che si
credono dimenticate e che invece un giorno all'improvviso ritornano alla mente”)
QUI
un ricordo di Michelangelo Pira
Sappiate che è un gigante della cultura sarda (e non solo),
vissuto nella seconda metà del secolo scorso e che tutto quello che ha scritto
vale tutto il tempo che gli si dedica.
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