il video sopra e`
incredibile!
parla l’attuale primo
ministro spagnolo, che oggi manda la polizia a impedire una consultazione
democratica, e 11 anni fa, invece, la voleva.
dice (diceva):
Sollecito formalmente
la celebrazione di un referendum.
Confido che il governo
sappia essere all’altezza delle sue responsabilità.
Quando i cittadini
chiedono un referendum perché vogliono decidere, la risposta non può essere:
tranquilli, non succede nulla, confidate in me.
Che scherzo è`
questo?
Non siamo, almeno per
il momento, in un regime populista.
Signori, davanti ad
una domanda tanto legittima, tanto ragionevole, con un appoggio così vigoroso,
non possiamo certamente immaginare che un governo democratico si opponga e lo
rifiuti.
Farebbe a pezzi tutti
i suoi proclami sul dialogo.
Questa è la voce dei cittadini, signori.
E` molto facile
ascoltarla e conviene farlo.
molto ragionevole, no?
. . .
il referendum del 2006 riguardava in realtà lo Statuto di
Autonomia della Catalogna e non una richiesta di indipendenza: si svolse poi
il 18 giugno 2006 e sostituì lo
statuto del 1979.
una sentenza del Tribunale
Costituzionale Spagnolo del 28 giugno 2010 ne ha poi annullato vari articoli, provocando una
manifestazione di protesta, il 10 luglio 2010, a Barcellona, e ponendo le basi della attuale
grave crisi politica.
comunque quelle
considerazioni suonano tuttora come un gravissimo segno di doppiezza.
ma era il 2006, al governo c’era Zapatero, a capo di un presunto governo di sinistra
spagnolo, e non voleva ammettere il referendum in Catalogna neppure lui.
. . .
gioco delle parti: i
partiti politici spagnoli, che si dicano di destra o di sinistra, sempre un
poco franchisti sono anche oggi.
io non dico nulla
sull’indipendenza della Catalogna, è affare dei catalani.
dico la mia sulla
repressione di una consultazione popolare definita anti-costituzionale.
. . .
anche il referendum lombardo e veneto del 22 prossimo, nella sostanza, è incostituzionale, dato che la Corte
Costituzionale ha detto, cancellando 4 quesiti dei 5 in origine previsti, che
la nostra Costituzione non ammette referendum sulle questioni fiscali.
quindi non ha valore
giuridico un referendum fatto
per trattenere una quota maggiore delle imposte lombarde in Lombardia, e
infatti questo quesito sulla scheda non c’è.
però nella sostanza i
leghisti e le destre danno al referendum questo valore, e non quello che c’è scritto
sulla scheda – che, del resto, è poco più` di nulla.
per questo non si deve
andare a votare il 22 a
questo referendum farsa.
. . .
ma, detto questo, vi
sembrerebbe accettabile che la polizia dello stato centrale occupasse i seggi e
picchiasse i votanti?
una volta si diceva che
dio toglie la ragione a chi vuol mandare in malora.
allora, dio vuol mandare
in malora parecchia gente di questi tempi.
soprattutto in Spagna.
da qui
Nessun commento:
Posta un commento