“Blue Flag 2017”: una esercitazione militare israeliana che l’ufficio
stampa dell’IDF, l’esercito di quel paese, ha voluto presentare ai giornalisti
e pubblicizzare al massimo, permettendo interviste con gli
ufficiali.
30 jet israeliani si sono addestrati nel deserto del Negev , come
esercito dei “rossi”, a combattere contro 40 jet di altri paesi che si sono
prestati a questo gioco di guerra, come partito degli “azzurri”.
ma chi erano gli azzurri, che hanno collaborato con Israele in questa
prova di forza?
Usa, Italia, Germania, Francia, Grecia, Polonia e India.
i migliori alleati dei fascisti sionisti al potere in Israele.
finora operazioni di questo genere venivano svolte in segreto; questa
volta si vuole che si sappiano, dato che sono minacce contro l’Iran in
particolare, che devono arrivare a segno.
. . .
sono scenari di guerra vicina?
il vostro raccoglitore di indizi non lo sa, e da tempo trova che il caos
e` troppo grande per essere compreso, almeno da lui, anche se vede grande
confusione in giro.
una nuova guerra in Medio Oriente di israeliani e americani contro
l’Iran?
c’e` un silenzio impressionante sui media su questa vicenda, persino
inspiegabile.
intanto Hariri, primo ministro del Libano, si è recato in visita in
Arabia Saudita e li` si e` dimesso, denunciando le eccessive intromissioni dell’Iran
nella vita politica del paese, attraverso il movimento degli hezbollah; e
immediatamente l’Arabia Saudita ha ordinato ai propri concittadini di
abbandonare il paese, evidentemente per il pericolo di una guerra imminente.
le esercitazioni congiunte di Israele, paesi europei ed India, non
sembrano casuali.
. . .
qualcuno dubita che Hariri sia stato costretto a dimettersi dai sauditi,
nonostante la sua famiglia abbia sempre avuto solidi rapporti di amicizia con
loro, per fornire un pretesto per attaccare l’Iran:
certo, quando ha letto le dimissioni alla televisione saudita, sembrava
che vedesse il testo per la prima volta; ma questo potrebbe anche essere
casuale.
il presidente della repubblica del Libano, legato invece agli iraniani,
ha chiesto comunque che il primo ministro rientri subito in patria.
lui invece si e` recato, per motivi poco chiari, in visita negli Emirati
Arabi Uniti, e dunque sembra effettivamente libero nei suoi movimenti.
pero`, certamente, l’Arabia Saudita che già combatte con inaudita
ferocia nello Yemen una guerra censuratissima dai nostri media, sta attivamente
cercando di destabilizzare tutto il Medio Oriente, come dimostra anche lo
scontro col Qatar.
. . .
e` la reazione saudita alla sconfitta subita in Siria con la disfatta dell’ISIS,
che agiva come sua longa manus.
anche l’attacco dell’America di Obama alla Siria di Assad, in funzione
anti-russa, e` sostanzialmente fallito.
ma gli USA sembrano contrari ad un attacco saudita al Libano, pur se
restano duramente ostili all’Iran.. . .però, in
parallelo alle notizie appena viste qui sopra, la stampa italiana informa di un
accordo tra Putin e Trump per una soluzione pacifica della crisi siriana.e non
solo: sembra che l’accordo si allarghi anche alla Corea del Nord e all’Ucraina:
per ora ne ha parlato soltanto la Russia, ma presto ne sapremo di più. Trump è
imprevedibile, ma la campagna di un anno contro di lui, era forse una campagna
non detta per la guerra?ma troppe forze agiscono comunque perché la fine della
guerra di Siria, non vinta dagli americani per la prima volta dopo il Vietnam,
sia solo una tappa di una più vasta guerra in Medio Oriente che vogliono
continuare...quel che
certamente non torna, in tutta questa vicenda, e` che ruolo intende svolgere
l’Italia.a me pare che non lo sappiano bene né il governo né il Partito
Democratico.
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