In me c’è tanta indignazione per evitare la rassegnazione.
Sono 4 gli operai morti e uno ancora non è stato trovato nel cantiere del supermercato Esselunga di Firenze.
Subappalti a cascata: nella tragedia di Firenze ce n’erano 30.
Subappalti al massimo ribasso, tutte le imprese coinvolte per fare profitto devono risparmiare sulla qualità ricorrendo al lavoro nero e risparmiando sulla sicurezza.
Gli ispettori del lavoro sono 200 su tutto il territorio nazionale e dovrebbero controllare cantieri dove con appalti medi da 10-15 milioni si subappaltano lavori o lavoretti da 1.500 euro. “Il settore della logistica è fuori controllo. In un supermercato che ho ispezionato c’erano 89 cooperative a prendere le merci, ognuna col suo padroncino e i cottimisti.”
Ben che vada si applicano contratti impropri ai lavoratori edili, come quello dei metalmeccanici, così si risparmia sui corsi di formazione e sicurezza sul lavoro.
Ma ci sono un sacco di lavoratori a partita IVA e nessun costo per l’impresa sugli oneri contributivi e di sicurezza.
Si risparmia su tutto anche sul fondo di solidarietà alle vittime del lavoro. I risarcimenti Inail sono passati da 6 a 4 mila euro per i minimi e da 22.400 a 14.500 per i massimi. Le ore di formazione obbligatoria per le aziende più a rischio sono scese da 16 a 10. Lavoratori come vuoti a perdere. Poi quando verrà inaugurato il supermercato tutti a festeggiare e di loro non si ricorderà più nessuno.
La nostra Rete Nazionale Lavoro Sicuro si deve rafforzare per dire no al massimo ribasso, no al subappalto a cascata, sì a stessi diritti per tutti i lavoratori.
Davide Fabbri • Referente della Rete per la Provincia di Forlì-Cesena
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