Dall’organizzazione
ultra cattolica spagnola Hazte Oir il sito mette a nudo la diplomazia
ultraconservatrice e le sue modalità di influenza
Sono
oltre 17 mila i documenti pubblicati il 5 agosto scorso da Wikileaks sotto il
nome di “The Intolerance
Network”. Si
tratta di documenti interni e confidenziali appartenenti alle organizzazioni cattoliche
spagnole ultraconservatrici Hazte Oir e CitizenGo.
Entrambe
fanno parte della coalizione di associazioni che organizzano il Congresso
Mondiale delle Famiglie (World Congress of Families) che nel 2019 si è tenuto a
Verona.
Il WCF
riunisce organizzazioni di destra che promuovono l’opposizione ai diritti
LGBTQI+ e combattono l’aborto e l’eutanasia, è stato etichettato come un gruppo
di odio dal Southern Poverty Law Center e un rapporto del 2014 di Human Rights
Campaign ha dichiarato che “Il Congresso Mondiale delle Famiglie (WCF) è una
delle più influenti organizzazioni americane coinvolte nell’esportazione
dell’odio”.
I
documenti risalgono al periodo 2001-2017 e riguardano la fondazione di
CitizenGo e le prime attività di entrambe le organizzazioni. Tutto il materiale
proviene dai loro sistemi interni e sono per lo più fogli elettronici dei
donatori e dei membri, documenti di strategia e pianificazione, lettere,
grafici finanziari e documenti legali.
Hazte
Oír è stata fondata nel 2001 da Ignacio Arsuaga, amico intimo del leader del
partito dell’estrema destra spagnola Vox, Santiago Abascal, che fonderà poi
anche CitizenGO con l’intento di creare una piattaforma più internazionale
della sua organizzazione estendendo le sue operazioni fino ad arrivare a una
cinquantina di Paesi con sedi permanenti in 15 città.
IrpiMedia
dal 2019 ha pubblicato svariate inchieste all’interno del progetto #OperazioneMatrioska in cui ha
ricostruito le miriadi di organizzazioni Pro Life che ruotano intorno al WCF.
Partendo dalle varie organizzazioni pro vita e ai rappresentanti
dell’ultra destra che gravitano intorno alla Lega Nord e alla svolta
cattolica del suo leader Matteo Salvini. Su tutti Toni Brandi, elemento
chiave e collante tra interessi dei paesi dell’Europa Orientale e Occidentale.
Per approfondire
Una serie di inchieste su come Putin sia diventato una figura di
riferimento per le destre di tutto il mondo. Un’operazione in tre fasi:
economica (il Laundromat), culturale (l’ascesa degli identitari) e politica (il
Russiagate)
Si è
poi analizzato il legame
tra Stati Uniti ed Europa alla ricerca dei finanziatori e dei
flussi di denaro che sostengono questa Lobby, una trama che va dalla Cei a vari
esponenti del fronte sovranista oltre che a personaggi chiave come Ignacio
Arsuaga, elemento di spicco di One of Us – Federation For Life and Human
Dignity. Per lui i dieci anni di vita passati negli Stati Uniti sono
fondamentali per venire a contatto con MoveOn.org, Christian Coalition,
Americans United for Life e le altre organizzazioni statunitensi per il
«diritto alla vita». Tornato in Europa diventerà uno dei diplomatici più
determinanti dell’Internazionale sovranista.
Gregory
Puppinck è invece l’avvocato pro-life “in missione” a Strasburgo, sede della
Corte Europea dei Diritti dell’Uomo. Dirigente della European Center for Law
and Justice (Ecjl), organizzazione che difende in Tribunale le cause provita.
Infine un ruolo delicato è ricoperto da Alexey Komov, Ambasciatore alle Nazioni
Unite per Hazte Oir che è al contempo anche membro del direttivo della spagnola
CitizenGo e presidente onorario dell’Associazione Lombardia-Russa. Lo studio si
è spostato poi sullo stratagemma
delle ‘terze parti’ che organizzazioni come ECLJ utilizzano per
portare i loro interessi e influenzare addirittura le decisioni della Corte
Europea dei Diritti dell’Uomo. Infine il capitolo sulla Russia che conduce
a personaggi
come Konstantin Malofeev, al finanziamento di molte delle
destre europee, al legame russo lombardo del leghista Savoini e dell’affaire
Metropol.
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