'Odio? No, l’odio è una passione a suo modo eroica, non la sciuperei su bersagli di così povera specie. E se non odio, che altro sentimento? Il prezzo che pago è di apparire, controvoglia, un disertore dell’arengo civile. Peggio : un succube, un connivente…Delle scalmane ideologiche sono guarito prestissimo, una trista chiaroveggenza m’insospettisce d’ogni utopia. “Fingere d’ignorare ciò che si sa e di sapere ciò che si ignora”…di capire ciò che non si capisce, di udire ciò che non si sente, di potere più che non si possa; apparire profondi quando si è soltanto vuoti…La politica è tutta qui.
Oggi dai politici mi sento rinchiuso fra le stesse
quattro mura di un tempo. Mi ripeto la frase illustre: “Io sono solo, loro sono
tutti”.
E dire che fino a poco fa una parvenza di programmi e
contegni contrapposti ancora li distingueva, fuori e dentro il Palazzo. Oggi
nel palazzo ci sono tutti, le divise si scambiano a piacere, quanto più le
risse sono fragorose, tanto più sono finte. Un unico gigantesco partito li arruola
tutti, dal Montecitorio più grande agli altri. E quanto parlano, poi…quale
quotidiano inesauribile vilipendio della parola…E’ questa l’offesa che duole di
più: ci taglieggiano, ci sgovernano e malversano… ma almeno stessero zitti!
Smettessero questo balletto di maschere, questo carnevale del nulla, al riparo
del quale mani avide intascano, leggi inique o vane si scrivono, ogni proposito
onesto si sfarina in sillabe senza senso…
Esagero? Esagero, ma ditemi: quanti sono oggi coloro
che intendono veramente la politica come servizio? E non sono costretti a
nascondersi come lebbrosi? E per uno che opera con coscienza e fatica, quanti
altri sono solo vesciche pompose, busti di cartone, pastori di nuvole, pupi di
pezza, puri e semplici ladri?'
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