EVE ENSLER: AGISCI, BALLA, RIBELLATI
Credo che in questo momento dobbiamo vivere sul filo di una
incomprensibile follia, rifiutando sia di arrenderci, sia di far finta di
niente. Ci troviamo a danzare sul baratro dell’annichilimento, ma allo stesso
tempo con passione incoraggiamo e accogliamo un nuovo modello di riferimento.
Cosa molto difficile in un mondo, in un sistema che ci ha rigidamente
indottrinato alla negazione del pensiero, a parlare per citazioni, a ragionare
in modo schematico tra si’ e no, mi piace e non mi piace, in una dicotomia
dell’«o con noi o contro di noi», insomma secondo assolutismi stupidi e
riduttivi, strumenti di manipolazione consumistica.
L’entusiasmo dell’assurdità richiede di fare propria
l’ambiguità, l’insicurezza e significa guardare a testa alta il drammatico frangente
in cui ci troviamo. Significa dimenarsi e prevedere che cadrai, danzando
nell’impossibile caos di un appassionato possibile.
Dobbiamo quindi imparare l’arte e mettere in opera la
“distruzione”. Dobbiamo lasciare andare le nostre false sicurezze e dirottare
la nostra percezione del mondo. Dobbiamo dare per scontato che ovunque noi
viviamo e qualsiasi cosa facciamo puo’ cambiare e sgretolarsi e dobbiamo
abituarci al cambiamento e al lasciare andare le cose. A vivere come se non ci
fosse altro futuro se non quello che noi creiamo. Con nessuna garanzia se non
la nostra determinazione a vivere come pionieri di una nuova consapevolezza e
di una nuova strada. Dobbiamo diventare persone che vanno controcorrente.
Questo e’ il potere della resilienza creativa. Smettere la solita
routine e prendere posizioni contro la nostra accettazione o contro una
crescita economica, rischiare di ricevere disapprovazione e polemiche, prendere
parte ad azioni che allentano la morsa verso derive suicide e abbattere ogni
tirannia.
Distruggere, combattere e danzare con tutte le nostre risorse per
una vita che vada oltre la comodita’.
EVE ENSLER è drammaturga,
poetessa, sceneggiatrice e regista, docente universitaria, attivista per i
diritti delle donne, fondatrice e direttrice artistica di “V-Day”, movimento
globale che combatte la violenza alle donne e alle bambine, vive a New York.
Tra le opere di Eve Ensler: «I monologhi della vagina», Marco Tropea Editore,
Milano 2000; «Il corpo giusto», Marco Tropea Editore, Milano 2005. Come e’ noto
«I monologhi della vagina» ha ricevuto nel 1997 il prestigioso Obie Award, ed
e’ stato portato in scena con grande successo a Broadway (con star come Susan
Sarandon, Glenn Close, Melanie Griffith e Winona Ryder), a Londra (con Kate
Winslet e Cate Blanchett) e in diverse altre citta’ del mondo. “V-Day”, il
movimento internazionale contro la violenza su donne e bambine, di cui Eve
Ensler e’ fondatrice, dal 1999 ha finanziato piu’ di 10.000 rifugi e programmi
antiviolenza (per informazioni: www.vday.org). Su sua iniziativa il 14 febbraio
2013 in tutto il mondo si e’ svolta la manifestazione “One Billion
Rising” contro la violenza sulle donne (per informazioni:
http://onebillionrising.org) che da allora si ripete ogni anno. Cfr. anche il
sito di Eve Ensler: www.eveensler.org
[Da Nicoletta Billi e Nicoletta Corradini del Coordinamento One
Bilion Rising Italia: per contatti: nico@onebillionrising.org,
nicolettabilli@gmail.com]
2. ONE BILLION RISING
REVOLUTION 2016
Insieme a 200 nazioni nel mondo, in più di 90 citta’ e paesi in
Italia il 14 febbraio 2016 si ballerà di nuovo per dire basta alla violenza
contro le donne e le bambine.
Torna per il quarto anno consecutivo “One Billion Rising”, la
campagna ideata da Eve Ensler che spinge oltre un miliardo di persone a danzare
e manifestare la volonta’ di cambiamento, scegliendo l’arte, la musica e la
poesia come segno di sfida e di celebrazione.
One Billion Rising Revolution è un movimento globale, una
rivoluzione che comincia dal corpo; è spontaneità e rumore, energia, ritmo di
tamburi, per trasformare il dolore in potere, per affermare che ogni donna ha
il diritto di vivere e decidere del proprio corpo e del proprio destino.
Iniziata nel 2013 e diventata da subito la piu’ grande
manifestazione di massa della storia dell’umanità, One Billion Rising rinnova
alle donne e agli uomini di tutto il mondo l’appuntamento per il 14 febbraio
2016, il giorno di San Valentino: non fiori e cioccolatini, quindi, ma ancora
una volta la testimonianza dell’impegno e della volontà profonda di fermare
con ogni mezzo culturale, legale e civile la violenza sulle donne e sulle
bambine.
One Billion Rising nasce da un’idea della scrittrice statunitense
Eve Ensler, fondatrice del movimento V-Day e autrice de «I monologhi della vagina»,
partendo dalla sconvolgente statistica delle Nazioni Unite che stimano che una
donna su tre sul pianeta sarà picchiata o stuprata nel corso della vita.
Questo significa un miliardo di donne e bambine.
Dopo l’exploit del 2013, nel 2014 e nel 2015 One Billion Rising ha
continuato la sua battaglia con un’adesione crescente a livello globale,
aprendo un nuovo dibattito sui diritti, il razzismo, le disuguaglianze
economiche e le guerre dichiarate sui corpi delle donne in tutto il mondo.
Il 14 febbraio 2016 sarà il giorno del quarto appuntamento con
One Billion Rising e il tema della Rivoluzione, già protagonista nel 2015,
continua anche quest’anno. In Italia l’attenzione si concentrerà sulle donne
che vivono una condizione di paura ed emarginazione come le donne migranti, che
costrette ad abbandonare il loro Paese per sfuggire a guerre e condizioni di
vita inaccettabili, subiscono violenza fisica e psicologica durante i loro
lunghi e dolorosi spostamenti.
Ricco e ampio e’ l’elenco degli eventi che animeranno questa
giornata di festa e di impegno in tutto il territorio nazionale. Cortei,
concerti, flash mob, danze, spettacoli, proiezioni e canti si susseguiranno in
tutte le regioni italiane, da Trieste a Palermo, da Trento a Sassari da
Galatina a Rimini, idealmente unite in un corpo unico, in un’unica voce potente
ma gentile, che il 14 febbraio prenderà vita tra le strade del mondo intero.
“One Billion Rising Italia” vede l’adesione e la partecipazione di
Differenza Donna, D.I.Re, Emergency, Cgil, Terre des hommes, ArciLesbica e
molte altre associazioni e scuole...
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