Riprendiamo volentieri l’ultimo post di
Carlo Soricelli, considerando più che giustificato il suo sentimento di rabbia
per questo eccidio ininterrotto di lavoratori (15 in un solo giorno) e per
l’occultamento istituzionale di esso. (Red,)
Solo l’Osservatorio vi
dice che ieri sono morti ben 15 lavoratori per infortuni E POTREBBERO NON
ESSERE TUTTI.
Ieri 15 morti sul lavoro. Nella foto il
povero giovane di 20 anni Carlos Barletta, una morte che racchiude tutte le
problematiche del lavoro tutto lo scempio fatto ai lavoratori; in erba,
straniero [noi preferiamo dire: immigrato o figlio di immigrati,
perché la parola straniero comunque comunica un qualche senso di estraneità;
per noi, invece Carlos Barletta è fratello di classe, stranieri sono quelli
della classe nemica che lo hanno mandato a morire a vent’anni – n.n.], in
trasferta fuori regione e responsabile della Sicurezza. Vi rendete conto in che
marciume stiamo vivendo? 15 morti ieri per infortuni e potrebbero anche essere
sottostimati. Ma solo 4 su 15 probabilmente sono assicurati
all’INAIL. Ecco come occultano i morti sul lavoro. Nessuno ne parla
nella sua interezza se non l’Osservatorio, ma ora mi sono stancato di fare
l’utile idiota mettendoli in rete così senza nessuna fatica, copiano e
spacciano questo lavoro durissimo come se fosse il loro senza mai citare la
fonte; e ci sono anche sindacati, quelli che fanno i “durissimi”, che si
scandalizzano per lo sfruttamento del lavoro altrui, ma sono i primi a farlo,
per non parlare di sedicenti giornalisti, che, visto che i morti sul lavoro ora
“tirano”, ci si buttano dentro senza sapere neppure di cosa parlano.
Ma colpisce più di tutto la morte di
pochi giorni fa di un povero ragazzo: Carlos Barletta di origine boliviana di
soli 20 anni; abitava in Piemonte, era in trasferta a Verona, era anche
l’addetto alla Sicurezza. Vi rendete conto? A 20 anni, praticamente funziona
così, prendono un ingenuo, lo fanno rappresentante della Sicurezza e così
diventa il responsabile di eventuali infortuni anche mortali, in questo caso
della sua stessa morte: Carlos è rimasto schiacciato sulla volta di un
capannone, il carrello elevatore è salito fino a schiacciarlo. Un orrore vedere
che muoiono così tanti giovani precari e super-sfruttati.
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