Non sapevo decidermi per chi votare. Oggi ho fatto un esercizio, che mi ha preso parecchio tempo. Ho scritto su un foglio la lista dei problemi che mi sembrano più gravi e urgenti: La belligeranza internazionale che aumenta, e temo ci porti verso un secolo di conflitti crescenti che rischia di essere disastroso come il XX secolo. Il rischio nucleare sempre più serio e vicino. La catastrofe ambientale che si avvicina sempre più con il riscaldamento climatico. La diseguaglianza economica che continua a crescere ovunque, compreso nel nostro paese, sempre più concentrando la ricchezza nelle mani di pochi. Chi segue cosa scrivo sui giornali ricorderà forse che avevo scritto che avrei votato per qualunque partito affrontasse in maniera credibile questi problemi. Poi, ho letto online uno per uno i programmi elettorali di tutti i partiti (seri) che si presentano alle elezioni, da quelli di estrema destra a quelli di estrema sinistra. Ho volutamente ignorato le persone, il passato, le simpatie, le antipatie, le alleanze, le astuzie, i voti utili, disutili, gli alambicchi e gli equilibrismi, e simili. Ho preso sul serio tutti, anche quelli che alcuni dei miei amici chiamano 'fascisti', di cui però avevo apprezzato qualche tempo fa quella che mi sembrava un desiderio di ritornare a maggiore indipendenza in politica estera. Ho dato a ciascun programma il mio giudizio personale, chiedendomi se a mio parere le cose scritte ci portassero in quella che mi sembra la direzione giusta, che affronta quelli che mi sembrano i problemi più seri. Un programma è emerso decisamente come di gran lunga migliore degli altri: quello di Unione Popolare. Propone che l'Italia aderisca al Trattato per la messa al bando delle armi atomiche, a cui hanno già aderito moltissimi paesi del mondo (altri programmi al massimo suggeriscono che l'Italia 'mandi osservatori'). Propone di dirottare risorse dalle spese militari a cose utili a tutti (L'appello di 50 Nobel di un anno fa, che avevo sostenuto, era in questa direzione. Così continuano a chiedere il Papa, il Dalai Lama e il Segretario Generale delle Nazioni Unite). Propone di tassare gli scandalosi profitti delle grandissime imprese e i grandissimi patrimoni, in particolare gli attuali profitti delle aziende energetiche (mentre la gente paga bollette insostenibili), per ridistribuire la ricchezza come si faceva ovunque nel mondo prima degli anni Novanta quando le tasse erano veramente proporzionali e progressive, e riequilibrare almeno di un po' la crescente diseguaglianza economica. Propone un impegno che mi sembra molto più deciso e preciso degli altri programmi per la transizione ecologica. Invito le molte persone che in questi giorni mi chiedono cosa votare a leggerlo. Se mi sbaglio, e ci sono altri partiti che offrono soluzioni migliori, sono in ascolto.
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