…Si
dice che il manicomio sia appartenuto già alla Croce Rossa Italiana dagli anni
’40 e che venne dato in gestione alle suore, che pur essendo ”donne di fede“
non avevano affatto un cuore…
L’ospedale
ospitava all’incirca trenta bambini con problemi “psichici“. Sicuramente, se
veramente è esistito (personalmente non ne dubito visto il ritrovamento di
determinati oggetti), si spigherebbe il perché non è stato trovato nessun
documento. La storia della psichiatria ci insegna che le malattie mentali erano
viste come delle vere “maledizioni “ e la loro cura si basava su esperimenti
disumani e non proprio “ortodossi “.
Ma bando ai moralismi, torniamo alle notizie che per lo più possiamo trovare
navigando qua e la fra i siti dedicati al paranormale. Si racconta che i
bambini erano vittime di supplizi fisici e psicologici. Non c’era una vera e
propria distinzione fra le varie patologie e di conseguenza nemmeno fra le
varie terapie. Le più in voga erano l’elettroshock, la lobotomia e le
immersioni in acqua fredda.
C’è
chi afferma che all’interno dell’edificio stesso ci sia una fossa comune anche
se non se ne ha traccia. Anche la chiusura del presunto manicomio è un mistero.
Chi dice che le suore abbiano abbandonato i bambini a loro stessi durante la
seconda guerra mondiale (ma dal 1940 al 1970 che non ha chiuso da chi è stato
gestito se così fosse, sicuramente ci saranno notizie al riguardo, ma
personalmente non le ho trovate e quindi non me la sento di espormi troppo e rimarrò
fedele alle notizie trovate), e che per questo morirono di stenti.
Ci sono però altre ipotesi al riguardo. Si parla di un’epidemia all’interno
dell’istituto, di un possibile incendio (nessuno dei visitatori ha visto segni
riconducibili a tutto ciò) e infine c’è chi parla addirittura di un maniaco che
entrò nello stabile e uccise tutti i presenti…
il Manicomio infantile di Aguscello situato in provincia di Ferrara viene annoverato tra i
luoghi infestati e più inquietanti d’Italia. Una struttura attualmente in stato
di abbandono ma che trasmette ancora oggi sentimenti di angoscia, tristezza
profonda e segnali inquietanti di possibile attività paranormale. Con
Altrarealta.com scopriamo da vicino la storia di uno dei luoghi considerati
infestati dagli spiriti inquieti dei piccoli ospiti e della sua misteriosa chiusura.
La storia di questa struttura adibita ad ospedale
psichiatrico infantile inizia negli anni 40: non era un semplice ospedale che
ospitava piccoli degenti. Gli ospiti del manicomio erano gestiti da personale
che arrivava a compiere atroci efferatezze sui bambini, arrivando persino a
praticare su di loro l’elettroshock. Le condizioni fatiscenti dei locali di
ricovero aggravavano maggiormente il soggiorno dei bambini al suo interno. Un
vero e proprio inferno, considerati anche gli eventi accaduti che ne hanno
portato la definitiva chiusura dopo 30 anni. Sulla vicenda si raccontano varie
versioni.
Si racconta che i piccoli pazienti trovarono la morte
all’interno del manicomio a causa di un incendio divampato al suo interno,
uccidendo chiunque si trovasse all’interno, personale compreso.
Un’altra versione parla di una epidemia che portò alla
morte i bambini, i quali vennero poi sepolti in un bosco poco distante
dall’ospedale.
Infine la terza versione, quella più macabra di tutte, parla di un certo ragazzino, Filippo Erni: stanco di dover subire maltrattamenti dal personale sanitario, uccise i suoi compagni per poi trovare anche lui la morte, lanciandosi dal piano più alto della struttura. La presenza dello spirito inquieto di Filippo sarebbe stato captato da varie squadre di Ghost Hunters che hanno svolto indagini all’interno del complesso ospedaliero. Un bambino biondo, di circa 12 anni, il quale vaga per il giardino del manicomio di Aguscello per l’eternità…
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