I discorsi di coloro che parlano sui media di questioni di politica estera in Italia sono privi di ogni fondamento, perché fingono di ignorare che l’Italia non è una nazione sovrana, ma un protettorato. Secondo il diritto internazionale, una nazione che ospita sul suo territorio un numero di basi (alcune delle quali segrete e piene di bombe atomiche) pari a quello che gli Stati uniti intrattengono in Italia non ha sovranità sulla sua politica estera, ma solo sulla sua politica interna; è, cioè, tecnicamente un protettorato.
Questo spiega perché il nuovo governo, che, definendosi di destra, avrebbe
dovuto innanzitutto rivendicare uno statuto di piena sovranità, si è
semplicemente uniformato, rispetto alla guerra in Ucraina, alle direttive dello
Stato protettore. Lasciamo immaginare a chi ne ha voglia che cosa avverrebbe,
infatti, a un capo di stato che aprisse una vertenza sulla presenza delle basi
degli Stati Uniti sul nostro territorio. Eppure la questione va ben al di là di
un problema di sovranità, dal momento che essa implica che, nel caso di una
nuova guerra mondiale, l’Italia sarebbe il primo paese a subire un
bombardamento nucleare che la distruggerebbe interamente. È purtroppo inutile
sperare che i giornalisti pagati dal potere per ora ancora dominante si pongano
questo genere di problemi.
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