Non tutti i libri sono
interessanti e belli. Non
sempre comprare o leggere un libro contribuisce ad elevare sapienza o tasso di
libertà nel cuore e nella mente del lettore. Basta guardare le classifiche dei
più venduti…
Però la carta ha un suo fascino. È materia bella. I libri si toccano, si annusano, si sfogliano. Ci si prendono appunti, si sottolineano con la matita, poi le sottolineature si cancellano. Volendo si fanno le orecchie alle pagine per tenere il segno e anni dopo resta il segno delicato. Oppure si usano segnalibri casuali che si dimenticano nel libro. Piccoli tesori che un giorno qualcuno troverà. Come una viola di campo, una foglia, un appunto, una frase d’amore.
Però la carta ha un suo fascino. È materia bella. I libri si toccano, si annusano, si sfogliano. Ci si prendono appunti, si sottolineano con la matita, poi le sottolineature si cancellano. Volendo si fanno le orecchie alle pagine per tenere il segno e anni dopo resta il segno delicato. Oppure si usano segnalibri casuali che si dimenticano nel libro. Piccoli tesori che un giorno qualcuno troverà. Come una viola di campo, una foglia, un appunto, una frase d’amore.
Il libro di carta è per
sempre. Si tramanda generazione dopo generazione. Porta i segni del tempo e
della storia, tracce delle mani che hanno aperto, letto, sfogliato, amato,
fatto vivere i personaggi.
Niente ha un valore così alto. Certamente nessuno strumento elettronico per leggere un libro. Per questo ci battiamo, nell’epoca del virtuale e della cancellazione strategica della memoria, delle radici, della storia come conoscenza, per mantenere questo patrimonio di carta, per far sì che le biblioteche siano vive e vigili sulla democrazia, che le scuole abbiano libri e che i bimbi possano incontrare gli autori e nel dono dell’incontro scoprire la magia della lettura. Scoprire la fantastica libertà della conoscenza, del poter capire che cosa si sta leggendo, del non farsi abbindolare da operazioni di falsificazione e marketing.
Nasce da queste riflessioni
l’idea di promuovere il progetto Libro Sospeso. Qualcosa di fondamentale e
importante per la comunità.
Non il libro sospeso
lasciato come un caffè in un bar per il primo che ne fa richiesta: un libro sospeso a
vantaggio della biblioteca del comune (o del quartiere), della biblioteca della
scuola. Libri nuovi per i bambini. Libri che servano alla diffusione dei saperi
(la conoscenza è un antidoto contro l’indifferenza che crea obbedienza).
Nella vita è importante
continuare a fare politica. Anche quando tutto intorno la confusione crea oscurità e l’ignoranza
soffia venti di razzismo e stupidità, occorre continuare ad agire nella polis
con idee e testimonianze. Noi (in questo caso il noi è un noi vero: io e gli
altri insieme nell’azione) abbiamo cominciato a raccogliere libri da donare
alla biblioteca e alla scuola con questa azione del Libro Sospeso. Senza tanta
pubblicità, senza marketing, solamente facendolo.
Libri nuovi. Per i nostri bambini, che
siano i nostri figli o no. Perché crescano liberi, con il coraggio delle
proprie idee, coltivandole con cura e passione. E nel dono dell’incontro
possano avere la possibilità – nel paese, nella bellezza dello spirito rurale
che lo anima, nella biblioteca – di incontrare e dialogare con gli autori. Di
essere protagonisti della cultura, riscattando il diritto a una cultura fertile
sul territorio.
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